Zichichi e gli scienziati di Erice: internet va regolamentato
Alla quarantaduesima edizione annuale dei Seminari internazionali sulle emergenze planetarie di Erice, che vede la partecipazione di buona parte della comunità scientifica mondiale, lo sviluppo indiscriminato di internet ha assunto un ruolo di primo piano tra i fenomeni da combattere. Occorre una regolamentazione del web perchè, come afferma Antonino Zichichi, “la civiltà non si regge sulla libertà assoluta bensì su una libertà che deve necessariamente essere democraticamente controllata
Autore: Redazione D. Life
Si sono aperti l'altroieri i lavori della quarantaduesima edizione dei Seminari internazionali sulle emergenze planetarie a Erice(Trapani). Alla manifestazione partecipano 120 scienziati di fama mondiale, provenienti da 70 tra laboratori di ricerca ed Università di tutto il mondo, che si riuniscono per discutere di temi di attualità di vitale importanza come disarmo nucleare, energia e clima. Quest'anno un posto di rilievo tra le emergenze da controllare e combattere spetta ad internet, il cui sviluppo, se non controllato a dovere, comporta molteplici rischi per le popolazioni e i governi di tutto il mondo. Henning Wegener, capo del gruppo di studio sulla sicurezza informatica creato all'interno della World federation of scientist, lancia l'allarme: “La possibilità di un cyber attacco continua ad avere una crescita esponenzialeâ€, mentre le strategie e le politiche di contrasto “non crescono al medesimo passoâ€. Secondo lo scienziato l'integrità dei dati corre già oggi un serio pericolo militare e politico. Dello stesso avviso il professor Antonino Zichichi, che lamenta il fatto che su internet si possa falsificare la verità e attribuire a chiunque affermazioni non vere: “oggi su internet, senza alcuna forma di controllo, possono attribuirmi frasi che non ho mai pronunciatoâ€. Ecco perchè è necessaria una regolamentazione: ovviamente “le regole limitano la liberà individuale -ha affermato lo scienziato, raccogliendo il consenso della comunità riunita in Sicilia- ma la civiltà non si regge sulla libertà assoluta bensì su una libertà che deve necessariamente essere democraticamente controllata".
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