A volte gli utenti decidono di
scaricare tutti gli aggiornamenti proposti dal sistema operativo in uso, e solo una modesta percentuale controlla quali migliorie o quali protezioni aggiuntive essi apportino: per praticità , pigrizia o velocità , molti cliccano su “installa tutto†e fanno partire il carico di aggiornamenti. In molti casi è avvenuto questo e così, al successivo avvio del sistema, si è materializzata la presenza di
Genuine Advantage.
Il
software-poliziotto, creato da
Microsoft per controllare l'
autenticità della
copia di Office in uso, inizia così a tempestare l'utente di notifiche che invitano ad acquistare la copia originale del sistema.
Questo ha convinto un gruppo di utenti a
ricorrere contro Microsoft davanti alla
corte di giustizia di Washington per l'utilizzo di Wga; ad aggravare l'accusa, il fatto che il sistema sia proposto all'utente come aggiornamento, senza spiegare che in realtà si tratta di un software anti-pirataggio.
Microsoft ha da sempre risposto alle accuse sul proprio Genuine Advantage, sottolineando come i
dati raccolti non siano utilizzati dal sistema centrale per identificare l'utente, ma che il software si basi soltanto sulla
continua notifica della fraudolenza rilevata. Allo stesso modo, i contestatori sottolineano come Wga corrisponda a una sorta di ritorsione contro gli utenti con copia illegale di Office, con la
presenza costante del segnale della non-autenticità del sistema nella parte dello schermo adibita alle
notifiche.
Occorre attendere la
sentenza della corte per sapere cosa sarà costretta a fare la società : se dovrà , quindi, ritirare Wga.
I fautori del ricorso hanno anche chiesto un
risarcimento di 5 milioni di dollari per danni e anche su questo si dovrà attendere il parere della corte di Washington.