McAfee Spam Report, focus sullo spam “Chinese pharmacy”

Pubblicato il McAfee Spam Report di settembre. Il documento svela in particolare che la recente ondata di spam "Chinese pharmacy" non è da imputarsi ad un'azione di cyberterrorismo da parte del governo cinese, ma è dovuta ad un tentativo di pubblicità  su larga scala delle compagnie farmaceutiche locali.

Autore: Redazione Technology


McAfee ha presentato lo Spam Report di settembre, contenente un focus particolare sulla recente ondata di spam denominato "Chinese pharmacy".
Il fenomeno, unitamente agli attacchi DDoS che hanno colpito Twitter, Facebook e altri siti di social network, hanno generato una serie di speculazioni sul presunto coinvolgimento del governo cinese nel generare spam e atti di cyberterrorismo.
Il McAfee Spam Report di settembre smentisce tali convinzioni analizzando alla radice le possibili cause.
Lo spam "Chinese pharmacy" sembra essere il risultato della necessità  delle compagnie farmaceutiche locali di distribuire i medicinali in esubero a livello internazionale, dal momento che la vendita di farmaci in eccedenza all'interno del Paese viola la normativa cinese. Nessun complotto governativo, quindi, ma solo una grande quantità  di messaggi pubblicitari che rimandano a comuni siti farmaceutici.
Lo spam che ha origine in Cina rappresenta oggi tra 60 e il 65% dei volumi complessivi di e-mail a livello globale. Le email di spam "Chinese newsletter" rappresentano la tipologia principale di spam farmaceutico, con un totale di 52.428 e-mail contenenti 1.235 domini Url unici in un singolo giorno.
Il McAfee Spam Report di settembre completo è disponibile cliccando qui.

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