La cybersecurity, o meglio la sua mancanza, allarma gli esperti

Da un recente studio americano emerge che le minacce via web provengono sempre più da codice maligno aggiunto a files di uso comune come video o files Pdf. Ciò che preoccupa gli esperti è la lentezza eccessiva nell'identificare e porre rimedio a tali attacchi.

Autore: Andrea Sala


Da un report effettuato dal Sans Insitute, emerge un dato allarmante: la maggior parte di enti governativi e aziende non si protegge in modo sufficiente dalla nuova generazione di minacce via web.
Gli hacker infatti hanno sviluppato nuovi metodi per infettare i Pc degli utenti, più che altro tutti legati al Phishing.
Lo schema è semplice, tramite email molto credibili si persuade l'utente a scaricare file infetti oppure si modificano parti vulnerabili di siti web normalmente ritenuti sicuri, fatto recentemente accaduto al sito del New York Times.
Il problema vero è la lentezza con cui si procede alle patch di queste minacce client-side, meno considerate dei bug relativi a software o sistemi operativi. Così il risultato è che l'attacco avviene spesso da fronti non protetti mentre si crede di essere al sicuro da ogni pericolo.
Il report è stato stilato da un team di società  e ricercatori che, da marzo ad agosto, hanno analizzato dati provenienti da migliaia di computer e confrontato gli attacchi più comuni a organismi militari, governativi, aziende, ospedali, scuole e istituzioni finanziarie.

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