Google Chrome Frame non piace a
Microsoft che adduce motivi di
sicurezza per motivare la propria disapprovazione: e questo era prevedibile. Ma nessuno si aspettava che anche
Mozilla – tramite un post di
Mitchell Baker, direttore della fondazione omonima – esprimesse il proprio parere negativo.
Secondo Baker, infatti, un qualsiasi “
browser nel browser†renderebbe la
navigazione più confusa per gli utenti, soprattutto per ciò che concerne le informazioni personali e i vari aggiustamenti che ognuno effettua sul software: dove vengono salvate le
password? Dove i preferiti o le impostazioni di
sicurezza? Nel browser che utilizziamo
in concreto o in quello “
di facciata�
Senza contare che l'idea di
Google potrebbe essere messa in atto anche da altre aziende:
Apple o
Facebook potrebbero suggerire questo o quel software di navigazione, in base ai propri interessi, e l'utente finirebbe per installarsi una vera e propria “
minestra di browserâ€, perdendone in fretta il controllo.
Sempre da Mozilla arrivano anche osservazioni dal
punto di vista degli sviluppatori web: le varie tecnologie implementate nei siti web si adattano al browser che utilizziamo, nel caso di Chrome Frame, però, alcune
funzionalità risultano disabilitate appunto per la scelta di usare tali plugin. Meglio allora
indicare sui vari siti l'ottimizzazione per Google Chrome o Firefox e segnalare il link dal quale scaricare ed installare il software: secondo Mozilla ciò renderebbe la navigazione più “ordinata†e sicura.