The Pirate Bay sembra non voglia stare fermo: le sue vicissitudini
giudiziarie non scoraggiano i vertici del portale, intenzionati a dare battaglia e vincere il diritto a
restare online.
Fra gli escamotages pensati, quello di cambiare continuamente i propri
server di appoggio, così da contrastare le
azioni della giustizia che cercano di oscurarlo. Un vagabondare consapevole, quindi, funzionale a dare continuità e visibilità al sito, nonostante le diverse sentenze che vorrebbero oscurare Tpb.
Oltre alla fuga, gli amministratori hanno deciso di giocare uno scherzetto a
Google, forse come semplice
provocazione, forse per ricambiare lo “scherzo†di qualche tempo fa, quando Google
oscurò momentaneamente il sito dai suoi risultati, giustificando l'accaduto come un semplice errore e ripristinando il suo posto fra gli indici dopo qualche ora. E la Baia ha deciso di rispondere in modo singolare: il
logo dei pirati, infatti, è stato sostituito dall'immagine di
Patrick Swayze, l'attore recentemente scomparso, e il link reindirizzava alla Serp di Google che indica i file torrent da cui scaricare i film con protagonista l'attore.
Facile ipotizzare il significato del gesto, che
accomuna Google a Tpb, e indica come chi intende fermare il portale, dovrebbe riflettere sulle
azioni similari compiute dal Gigante di Mountain View.L'immagine usata per il logo richiama la scena del film
Dirty Dancing, e la frase “Nessuno può mettere Baby in un angoloâ€, con il nome della protagonista sostituito da “Tpbâ€.
Un'ostentazione di sicurezza da parte di The Pirate Bay, che intende forse dimostrare la determinazione nell'andare avanti.
Un ultimo singolare fatto: Tpb ha traslocato e lo ha fatto in una location tutto fuorchà© comune: un
ex bunker militare olandese, costruito dalla Nato negli anni '50 per garantire la sopravvivenza alla guerra nucleare. Un significato anche in questa scelta? La Baia vuole dimostrare di saper resistere alle battaglie legali che sta affrontando e continuerà ad affrontare?