Banda larga, diffusa sì ma poco performante

Al convegno "La banda: tra l'uovo e la gallina” in corso a Capri è stato presentato lo studio di Between-Eptiro sulle connessioni a banda larga in Italia. Circa il 92% delle famiglie ha accesso a tali tecnologie che, però, offono velocità  di collegamento pari solo al 45% di quanto pubblicizzato.

Autore: Andrea Sala


Al convegno ''La banda: tra l'uovo e la gallina” in corso a Capri, lo studio di Between-Epitiro ha evidenziato la situazione italiana in materia di connessioni a banda larga.
I risultati sono buoni in termini di copertura, il 92% delle famiglie italiane, ma mediocri per quanto riguarda la velocità  di collegamento: in media si naviga al 45% della velocità  pubblicizzata dagli operatori.
Gli interventi delle personalità  presenti al convegno hanno sottolineato come si debbano snellire le regolamentazioni riguardanti le nuove reti Ngn (Next Generation Network). "Bisogna dare agli operatori la capacità di valutare quanto vale l'investimento partendo dal presupposto che a fronte delle attuali condizioni di mercato neanche l'azienda più sana finanziariamente può permettersi di investire senza un risk premium", ha puntualizzato il presidente di Asstel Stefano Parisi.                 
A tale dichiarazione hanno fatto eco anche le parole di Stefano Pileri, presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici che ha aggiunto come sia necessario un aggiornamento del codice amministrativo digitale.
Assinform, rappresentata dal suo presidente  Paolo Angelucci, ha evidenziato il calo di spesa nel settore IT del 7%, pari a 800 milioni di euro su base annua e 16 mila posti di lavoro persi. ''Chiediamo l'attuazione veloce di regolamenti e delle risorsè, ha dichiarato Angelucci.
Al convegno è intervenuto anche Diego Piacentini, vice presidente di Amazon, che ha evidenziato come ''aver proposto hardware e contenuti insieme, ma soprattutto aver individuato una soluzione tecnologica che consente la connettività wireless” abbia portato il successo di Kindle, lettore di e-book e contenuti digitali di Amazon.
Negli Usa il sito ha reso disponibili 250 mila titoli e il 30% sono stati acquistati e fruiti via Kindle. L'Italia potrebbe essere un mercato interessante, secondo Piacentini, ''ma ha una catena logistica inadeguatà'.

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