Il Medioriente sempre più “Web-addicted”

Il secondo appuntamento di "Capitale Digitale" è stato dedicato al legame fra il web e il Medioriente. "Oriente.com" ha evidenziato le risorse presenti in Medioriente, dove soprattutto le giovani generazioni stanno mostrando interesse per il mondo di internet e il desiderio di investire in esso, come dimostrano le numerose attività  imprenditoriali create sul web da under 30.

Autore: Redazione D.Life


Ieri si è tenuto a Roma il convegno “Oriente.com”, il secondo appuntamento di “Capitale Digitale”, la serie di incontri e approfondimenti promossi da Telecom Italia, Fondazione RomaEuropa e la rivista Wired, con il patrocinio dell'Assessorato Politiche Culturali e Comunicazione del Comune di Roma.
“Capitale Digitale” si propone di mettere sotto i riflettori il futuro dell'innovazione e della cultura digitale, incontrando i maggiori protagonisti del settore. Questa nuova edizione era quindi incentrata sul Medioriente e sullo sviluppo che internet sta avendo presso le popolazioni.
Tra i presenti, insieme Franco Bernabè di Telecom Italia, l'imprenditore Tarak Ben Ammar e il giornalista Pietrangelo Buttafuoco, anche altri esperti del settore come: Laith Zraikat, cofondatore di Jeeran, un social network arabo, Nadine Toukan, blogger appassionata e co-fondatrice e tribe-leader di UrdunMubdi3, e Habib Haddad, fondatore di Yamli, motore di ricerca arabo.
Da quanto emerso durante il dibattito, il mondo mediorientale sta avvicinandosi sempre più al web. I dati presentati mostrano infatti un panorama in fermento: la percentuale di internauti rappresenta il 5% della popolazione, ma il 60% di essi hanno un'età  inferiore ai 30 anni.
Numerose sono le attività  imprenditoriali legate al web che stanno sorgendo negli ultimi anni, tutte create da giovanissimi imprenditori.
L'interesse dei giovani per il mondo degli affari su internet è testimoniato dall'interesse catturato dalle piccole imprese giordane, operanti nei campi dell'innovazione e della creatività  online, nei venture capitalist internazionali.
Fra gli ultimi fatti, la nascita di Watnet, il Twitter arabo, l'acquisizione di Maktoob, portale in cui naviga la maggiore comunità  online di lingua araba, da parte di Yahoo! e la popolarità  di Jeeran.com, un social network simile a Facebook in lingua araba, che vanta 1,5 milioni di utenti registrati e circa 7 milioni di visitatori al mese.


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