UE, speranza che il passaggio alla Tv digitale rilanci leconomia
La Commissione europea ha analizzato le potenzialità nate dal passaggio alla Tv digitale, mettendo in luce come le frequenze liberate potrebbero essere utilizzate per rilanciare l'economia.
Autore: Redazione Technology
La Commissione europea, analizzando il passaggio dalla Tv analogica a quella digitale, ha messo in luce alcune conseguenze che l'utilizzo della tecnologia digitale potrà apportare sulla società . In particolare, è stato sottolineato come, grazie a questo passaggio, saranno liberati i quattro quinti delle frequenze che servivano a portare nelle nostre case le trasmissioni televisive. Ciò implica che tali frequenze potranno ora essere destinate a servizi nuovi e innovativi che utilizzano lo spettro radio: dall'internet senza fili a telefoni cellulari dalla tecnologia più avanzata, fino ad arrivare a nuovi canali Tv interattivi e ad alta definizione. Secondo l'analisi dell'UE, le regioni periferiche potrebbero trarre enorme giovamento da questa evoluzione, in quanto lo spettro disponibile potrebbe essere utilizzato dal wireless in banda larga per portare l'internet ad alta velocità in aree non ancora cablate. La Commissione, a tal riguardo, ha proposto un piano per una ripartizione coordinata dello spettro che incoraggi la concorrenza e gli investimenti nei nuovi servizi potenziali. Coordinando a livello europeo l'assegnazione delle frequenze che sono state liberate (il cosiddetto “dividendo digitaleâ€) ai nuovi servizi, si potrebbero ottenere benefici per l'economia quantificabili tra i 20 e i 50 miliardi di Euro. Il piano per ottimizzare le potenzialità del dividendo digitale vede coinvolti il Parlamento europeo e gli Stati membri della UE e riflette il ruolo importante che essi possono svolgere in questo ambito. In definitiva le proposte sul dividendo digitale adottate dalla Commissione invitano gli Stati membri della UE ad accelerare l'abbandono della Tv analogica e a completarlo entro il 1° gennaio 2012 e suggeriscono le modalità di utilizzo della sottobanda 790-862 Mhz, che potrebbe essere impiegata per introdurre nuovi servizi senza fili.
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