7,2 milioni di dollari: questa sarà la cifra che verrà spesa dall'
amministrazione di Los Angeles per effettuare il
cambio di sistema nel
computing gestionale. Dopo un dibattito durato due ore, i membri del Consiglio hanno votato all'unanimità a favore dello
switch, attraverso il quale 30000 impiegati della città utilizzeranno, entro la fine dell'anno, la
gestione email di
Google.
Posta elettronica,
word processing e
fogli di lavoro passeranno dal
computing locale a quello
remoto: per questa transizione, è stato scelto il
cloud computing di Google.
Google Apps sarà quindi la base di gestione di tutte le pratiche comunali della città di Los Angeles, che diventa, in questo modo, una delle
istituzioni più grandi, insieme al Distretto di Columbia, ad aver optato per la
suite di produttività di Google.
Lo switch sarà gestito da
Computer Sciences Corp. che dovrà acconsentire a sottoscrivere una sorta di
assicurazione per l'amministrazione californiana: in caso di
falle di sicurezza e quindi di diffusione di dati sensibili dovrà essere pagata una
penale.
L'affare sta causando però diverse polemiche: le
organizzazioni pro-privacy e il
sindacato della polizia cittadina hanno messo in luce come la gestione dei sistemi da parte di un'azienda privata e non più da parte dell'autorità in prima persona determinino rischi sulla sicurezza dei
dati sensibili relativi alla
popolazione.