Apple, piattaforma Intel Moorestown? No, grazie

Apple avrebbe rifiutato di usare la piattaforma di Intel, denominata Moorestown, per i propri dispositivi mobile. La ragione addotta dagli ingegneri Apple è che consuma troppo rispetto alle loro esigenze.

Autore: Andrea Sala

La piattaforma Intel Moorestown vista all'ultimo Idf di San Francisco integra i due chip Lincroft e Langwell - il primo un processore con grafica  e controller di memoria integrati e il secondo un chip per gestire le interfacce di I/O - entrambi realizzati a con un processo produttivo a 45 nanometri.
Tale soluzione, nelle mire di Intel, porterà  i chip dell'azienda all'interno dei dispositivi portatili e smartphone.


Il primo rifiuto della piattaforma, però, ridimensiona in parte tali aspettative. Si, perchà© a dire no a Moorestown è nientemeno che Apple con i suoi  iPhone, iPod Touch e il futuro Tablet.
Il rifiuto è stato motivato dal consumo di energia della soluzione Intel: Apple richiede infatti un consumo almeno dieci volte inferiore, in idle state. Ecco perchà© l'Azienda di Cupertino ha deciso di rimanere con i chip Arm attualmente adottati dai suoi dispositivi.
La scelta non sorprende, se si considera anche l'acquisizione di P.A. Semi da parte di Apple: l'operazione sarebbe stata decisa proprio per sviluppare processori Arm-based da impiegare in vari dispositivi portatili.

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