Unire
fede e
tecnologia: due concetti non così distanti come potrebbe sembrare di primo impatto. A mettere in evidenza la possibilità di una correlazione è l'
arcivescovo di Loreto,
Giovanni Tonucci, che sottolinea come "anche l'uso della corona per recitare il rosario fu un
primo passo tecnologico, e ora ne compiamo un altro a sostegno della preghiera".
Il "passo", a cui il religioso fa riferimento, è una nuova
applicazione per l'
iPhone, creata ad hoc per i credenti, desiderosi di utilizzare il proprio
smartphone per pregare ed entrare in comunicazione con altri fedeli.
E' infatti disponibile il
rosario digitale, un'applicazione studiata per gli smartphone, ideata da
Euro Digital Equipment in collaborazione con la
Delegazione Pontificia per il Santuario della Santa Casa di Loreto, che gli utenti potranno scaricare al prezzo di
4,99 Euro.
L'innovativo servizio consentirà ai possessori di
iPhone,
BlackBerry e altri dispositivi similari, di pregare in simultanea con altri
fedeli. Una sorta di
comunità religiosa virtuale che accomunerà persone anche distanti fra loro, ma con la medesima intenzione e voglia di pregare.
Anche la
religione, quindi, sfrutta le potenzialità dell'
evoluzione tecnologica, offrendo nuove modalità di
unione fra i fedeli. Baluardo di questo modo di intendere la fede è il sito
Prex Communion, sul quale sono presenti blog, forum di discussione, la condivisione di testi, documenti e foto e la pianificazione di incontri fisici di preghiera comunitaria: dal portale è anche possibile scaricare l'applicazione del rosario digitale.