"Una nuova forma di
disuguaglianza": con queste parole
Nicola Zingaretti ha spiegato cosa significhi, a suo avviso, il fermo allo sviluppo della
banda larga. Il
presidente della
Provincia di Roma ha messo infatti come l'accesso a questa
tecnologia dovrebbe essere esteso a tutti i cittadini: una sua assenza è in grado di penalizzare cittadini e aziende.
Per queste ragioni viene richiesto al Governo italiano riconoscere il
diritto all'accesso ad internet in banda larga come
servizio universale.
Un
appello rivolto al Governo in primis, ma anche ai
presidenti di Regione,
Provincia e
sindaci, affinchà© si coalizzino per far sì che la richiesta diventi argomento di discussione in
Parlamento. Sul sito della
Provincia di Roma è presente l'
appello e l'indirizzo email al quale è possibile scrivere per chiedere di aderire alla sottoscrizione.
L'appello inizia con il riferimento alla decisione delle
autorità finlandesi di riconoscere l'accesso alla banda larga come un servizio universale e viene posto l'accetto sulle
potenzialità degli
investimenti in questo settore.
E' sottolineato infatti come lo sviluppo delle "
infrastrutture della conoscenza" potrebbero aiutare ad uscire dalla
crisi economica. In seguito è ribadito come l'esclusione alla banda larga penalizzi profondamente Pubbliche
Amministrazioni,
Cittadini e
Imprese: in questo senso questa "nuova forma di disuguaglianza" è capace di rendere le imprese italiane meno competitive nel mondo.
Per questa ragione viene chiesto al Governo italiano di riconoscere l'accesso a questa tecnologia come un "
servizio universale" e quindi come un diritto di ciascun cittadino.
L'appello si conclude con l'impegno a diffondere, nelle amministrazioni che aderiranno, una
campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini, che favorisca la conoscenza della
Rete e delle opportunità offerte.
Questo l'indirizzo email per aderire:
bandalarga@provincia.roma.it