Partorire a casa? Possibile, con Wikipedia

Nei tempi che furono, nel momento tanto atteso in cui un bimbo decideva di venire alla luce, gli uomini erano allontanati, anche in modo scorbutico da nonne, mamme e le altre donne adulte di casa, e si ritrovavano a camminare avanti e indietro attendendo il pianto liberatorio del nascituro. Intanto, le donne di casa si occupavano della partoriente, mettendo dell'acqua a bollire e procurandosi tutto il necessario.
Sì, ma cos'è "necessario"?
Si sarà  chiesto il protagonista della nostra vicenda, Leroy Smith, trovandosi da solo, in casa, con la moglie Emma che stava per dare alla luce la loro figlia Mahalia.
Impossibilitato a portare la donna in un ospedale, doveva aiutarla a partorire. Per colmare le sue lacune sull'argomento ha deciso di utilizzare i consigli riportati sull'enciclopedia online, Wikipedia.
Si è collegato a internet grazie al suo Blackberry e ha seguito le "istruzioni" riportate.
E ce l'ha fatta: la piccola è nata senza problemi, in perfetta salute, e l'ostetrica si è limitata a sentire le grida della neonata e a tagliare il cordone ombelicale, ma la maggior parte del lavoro è stata svolta da mister Smith.
L'uomo, che immaginiamo impaurito, ma deciso ad aiutare la propria compagna, ha seguito alla lettera le istruzioni, dall'inizio alla fine, sostenendo la testa appena è uscita e mettendo fra le braccia della moglie la piccola, appena nata, e coprendole entrambe con una coperta.
A raccontare quanto accaduto, vien da sorridere e anche l'eroe di Wikipedia ha voglia di scherzare: racconta che sua moglie si lamentasse, prima della nascita di Mahalia della sua passione per il Blackberry: "Ora ha cambiato musica", spiega l'uomo.
Un applauso alle nuove tecnologie, utili e indispensabili in quest'occasione, e al coraggioso papà .