Inversione di tendenza sul file sharing, fondatore di Oink assolto

Il fondatore del portale Oink, Alan Erris, è stato assolto dal processo che lo vedeva implicato a causa dell'attività  di scambio di file musicali grazie al sistema peer-to-peer.

Autore: Santina Buscemi

Digitando l'indirizzo di Oink, il portale di file sharing entrato nella cronaca per essere incappato nelle maglie della giustizia, vediamo aprirsi una pagina bianca, nella quale è data notizia del verdetto del processo che ha visto implicato Alan Erris, studente di ingegneria informatica di 26 anni e fondatore del portale.
Come si legge sul sito, Erris è stato dichiarato non colpevole all'unanimità . Dopo la notizia, viene fornita l'email di Erris e vengono segnalati i nomi dei due avvocati che si sono occupati della difesa del manager: Morgan Rose e Alex Stein.
Ma facciamo un passo indietro: è il 2007 quando Alan Erris è arrestato in Gran Bretagna, con l'accusa di aver derubato artisti ed etichette dei loro diritti di proprietà , attraverso l'attività  di file sharing di Oink, portale fondato nel 2004, che consente agli utenti di scambiare file musicali grazie al peer-to-peer. Gli iscritti al sito sono 200 mila e hanno generato, fino a quel momento, un traffico di circa 21 milioni di brani.
La difesa del giovane fa leva sulle dichiarazioni del fondatore, che spiega di aver creato il portale per migliorare le sue abilità  informatiche e come Oink non disponga di nessun contenuto musicale, ma consenta semplicemente agli iscritti di trovare altri utenti con i quali condividere file, attraverso il sistema del peer-to-peer. Inoltre, agli utenti veniva chiesto di fare una donazione in denaro a piacere: il denaro serviva semplicemente a coprire i costi di gestione del server.
A 3 anni dall'arresto, la conclusione del processo e il proscioglimento di Erris.
Una notizia che interesserà  gli utenti e le case discografiche di tutto il mondo: mentre iniziano a sommarsi le sentenze che tutelano i detentori di diritti di proprietà  a danno dei portali di file sharing e degli utenti che scaricano illegalmente contenuti da internet, il processo a carico del fondatore di Oink mostra un'inversione di tendenza.

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