Camera, linea dura contro pedofilia e grooming sul web
La ratifica della Convenzione di Lanzarote da parte della Camera introduce il reato di "grooming" e punisce duramente chi compie atti di pedofilia o ne pratica l'apologia su internet.
Autore: Irene Canziani
I rischi per i minori in Italia sono sempre più diffusi, anche e soprattutto sul web. L'evidenza di questo problema sta cominciando ad essere recepita nella legislazione del nostro paese, per evitare che internet si tramuti in un far west senza limitazioni di alcun tipo e quindi in una grande minaccia per l'incolumità dei bambini. In questo contesto, la Camera dei Deputati ha dato ieri il via libera alla ratifica della Convenzione di Lanzarote, un provvedimento del Consiglio d'Europa che protegge i minori dallo sfruttamento e dall'abuso sessuale, firmato il 25 ottobre 2007. La Convenzione, insieme a norme generali, introduce misure che interessano specificamente il web: in primo luogo, pugno di ferro contro chi compie atti di pedofilia online o pratica l'apologia della pedofilia per via telematica. Inoltre, con il provvedimento viene introdotto un nuovo reato definito "grooming" o adescamento in rete: qualsiasi atto volto a carpire la fiducia del minore attraverso artifici, lusinghe o minacce verrà sanzionato con la reclusione da uno a tre anni. Dopo il sì all'unanimità da parte della Camera, il testo passa ora al vaglio del Senato.
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