Hillary Clinton scende in campo contro la censura sul web

Il segretario di stato americano, Hillary Clinton, ha messo in evidenza il bisogno che la libertà  su internet sia tutelata e che nessuna censura fermi la condivisione delle idee fra gli utenti di tutto il mondo.

Autore: Santina Buscemi

Non appena terminato il discorso di Hillary Clinton sulla libertà  su internet, Vittorio Zambardino l'aveva preannunciato: "Ci saranno conseguenze politiche e culturali per questo discorso."
Il commento del giornalista, in un post sul suo blog su laRepubblica.it, ha avuto un riscontro concreto: il discorso del segretario di stato americano ha immediatamente attirato l'attenzione dei media di tutto il mondo.
Una frase su tutte può riassumere quanto espresso dalla Clinton: "L'accesso libero all'informazione è fondamentale per la democrazia". La libertà  degli utenti di esprimere e condividere il proprio pensiero è stato quindi uno dei temi centrali nelle sue argomentazioni.
Dopo aver sottolineato l'importanza delle nuove tecnologie nella vita quotidiana e dinanzi a tragedie come quella di Haiti, dove l'invio di messaggini permette la raccolta di fondi e aiuta i salvataggi, Hillary Clinton ha richiamato il primo emendamento della Costituzione Americana, dove si fa riferimento alla libertà  dell'individuo: una libertà  che deve essere considerata fondamentale anche per il web.
Nulla può giustificare la censura, nemmeno la prevenzione dei crimini: i pericoli della rete, dalla diffusione del fondamentalismo alla pedopornografia, non vanno quindi contrastati con la censura, ma con un lavoro di intelligence e di incremento della sicurezza.
In merito alla vicenda che ha interessato la Cina e Google, il segretario di stato Usa ha sottolineato come Google non debba chiudere e che "le autorità  cinesi dovranno avviare una inchiesta, minuziosa e trasparente sui recenti casi di pirateria osservati nel paese". Un monito forte, quindi, volto a definire la priorità  nella questione: la tutela della libertà  della rete.
Indubbiamente un messaggio tanto esplicito da parte della Clinton non potrà  passare inosservato.
Il segretario di stato americano ha tenuto a precisare come tale necessità  debba essere difesa e tutelata da ogni nazione: "Ci aspettiamo che i governi di altri Paesi ci seguano e si uniscano al nostro stesso impegno, che supportino il tentativo di difendere Internet e la libertà . Dobbiamo lavorare insieme, espandere la definizione di comunità  globale. Dobbiamo ricostruire l'economia mondiale e difendere tutti insieme l'ambiente. Possiamo farlo solo creando un link che ci unisca".
La libertà  di stampa include quindi anche quanto è trasmesso e condiviso su internet: "Principi come la libertà  di stampa non sono solo nostri, sono valori universali"

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