Secondo uno studioso dell'Università di Oxford, un utente riesce a gestire un massimo di 150 contatti su Facebook: con gli altri non si riescono ad avere rapporti sociali stabili.
Autore: Redazione D.Life
Non a caso la parola "unfriend" è stata definita "parola dell'anno 2009" dagli editori del New Oxford Dictionary: l'abitudine sempre più frequente di eliminare alcuni contatti dalla propria lista su Facebook e gli altri social network è infatti connessa a quanto emerso dallo studio dell'antropologo Robin Dunbar. Come spiegato da numerosi utenti, infatti, spesso si aggiungono ai propri contatti sconosciuti o semplici conoscenti, persone con le quali si ha poco in comune o si è chiacchierato poco frequentemente anche faccia a faccia, quindi, ad un certo punto nasce l'esigenza di dare maggiore veridicità al proprio profilo sul social network, mantenendo attivi solo i contatti con i quali abbiamo una relazione più stabile. La volontà di avere "pochi ma autentici" amici su Facebook non è quindi una fissazione di molti utenti, ma, come dimostrato dagli studi dell'antropologo Dunbar, dell'Università di Oxford, collima con l'impossibilità di avere rapporti con un numero eccessivo di contatti. Secondo gli studi realizzati, il numero "perfetto" di amici, per poter coincidere con rapporti sociali stabili, non dovrebbe superare i 150 contatti. Un dato che trova un'assonanza con le statistiche ufficiali di Facebook, che mostrano come l'utente medio ha 130 amici. Esistono comunque differenze di genere: come spiegato dallo stesso Dunbar "Le donne sono in grado di mantenere relazioni anche a distanza. Mentre i maschi hanno più bisogno di incontrarsi fisicamente".
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