Google Buzz nei guai: class action e indagini

Negli scorsi giorni sono partite una class action e diverse indagini nei confronti del nuovo servizio social di Google.

Autore: Redazione D. Life

Google Buzz non ha pace. Dopo le molte critiche ricevute dal nuovo servizio social riguardo alla gestione della privacy, ecco la concretizzazione: negli scorsi giorni contro la piattaforma sono partite una class action e diverse indagini.
Nel primo caso, l'iniziativa è partita da Eva Hibnick, una privata cittadina che si presenta come rappresentante dei 31,2 milioni di utenti Gmail negli Usa: secondo la donna, Buzz violerebbe il Computer Fraud and Abuse Act, rendendosi colpevole di "compromissione della riservatezza di un computer" e "trasmissione consapevole e danno intenzionale".
La class action, depositata presso una Corte di San Jose (California), vuole ottenere da una parte un'ingiunzione che impedisca a Google di ripetere iniziative simili in futuro, e dall'altra un risarcimento economico per gli utenti danneggiati dal servizio.
Ma il comportamento di Google non è piaciuto neanche all'Electronic Privacy Information Center, ente di interesse pubblico statunitense, che ha presentato una interrogazione alla Federal Trade Commission affinchè indaghi sulla violazione della privacy compiuta.
Infine, i problemi per Buzz arrivano anche dal Canada: qui, l'Office of the Privacy Commissioner ha aperto un'indagine per verificare l'eventuale presenza di pratiche lesive della riservatezza degli utenti.

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