La polizia postale di Reggio Calabria, infiltrandosi nei traffici di materiale pedopornografico online, è riuscita a risalire ad un giro di condivisione di immagini incriminate. Coinvolti anche un insegnante e uno studente.
Autore: Redazione D.Life
Anche un insegnante di una scuola primaria e uno studente sono stati coinvolti nell'operazione della polizia, volta a intercettare i traffici sul web di materiale pedopornografico. I due individui sono stati colti in flagranza di reato: a loro carico sono state emesse due ordinanze di custodia cautelare. Oltre a loro, la polizia ha aperto le indagini su altre cinque persone, dopo alcune indagini che hanno condotto a 60 perquisizioni in 37 città italiane, durante le quali sono stati sequestrati 92 Pc, 83 hard disk esterni, 28 pendrive e 3.120 supporti ottici. La polizia postale di Reggio Calabria, secondo quanto riporta la Reuters, avrebbe agito infiltrandosi nei traffici del materiale incriminato: un agente, fingendosi un minorenne, si è messo in contatto con uno degli indagati. Dopo alcune conversazioni, l'agente è riuscito a farsi inviare immagini pedopornografiche, grazie alle quali è stato possibile per le Forze dell'Ordine, risalire ai 55 utenti che le stavano scaricando e condividendo.
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