Il caso
Apple contro le applicazioni a sfondo erotico continua. Dopo la forzata
esclusione di tutti quei software anche solo velatamente
sexy dall'
App Store - pensiamo alle vetrine virtuali per la vendita di costumi da bagno femminili - erano sorte numerose
polemiche.
In prima linea, ovviamente, gli
sviluppatori che si sono visti cancellare le loro applicazioni senza possibilità di appello. Le lamentele sono divenute poi veri e propri reclami alla notizia che
alcune App, pur rientrando nella categoria di quelle da cancellare, sono rimaste online: tra le altre l'applicazione ufficiale di
Playboy e di
Sports Illustrated. Le sibilline dichiarazioni di Apple al riguardo non avevano fatto altro che buttare benzina sul fuoco. Sì, perchà© le applicazioni eliminate sono migliaia e possiamo solo immaginare il giro d'affari che ci stava dietro.
Cupertino forse ha poi tentato di risolvere la questione creando una
nuova categoria sull'App Store, categoria comparsa ieri e denominata "
Explicit". La scelta rendeva ben visibile la sezione "hot" dell'App Store ed avrebbe potuto risolvere la controversia, mettendo d'accordo anche gli utenti che, lamentandosi dei contenuti inadatti ai minori, hanno innescato la "censura".
Ebbene,
a distanza di poche ore la nuova categoria è stata inspiegabilmente rimossa. La scelta di Apple, ancora senza motivazioni ufficiali, ha riportato la situazione ad un punto morto. La società di Cupertino avrebbe anche comunicato ad uno sviluppatore di
non aver ancora deciso in merito ad una sezione "sexy" sull'App Store. Forse la comparsa della categoria è stata solo una prove generale.
In ogni caso Apple farebbe meglio a risolvere in fretta la questione, anche per la risonanza mediatica che il fatto sta guadagnando. E, perchà© no, anche per le entrate generate dalle App sexy.