YouTube, un terzo dei video più visti è musicale

Una ricerca di Sysomos sui video di YouTube ha evidenziato gli scenari d'uso tipici degli utenti sul sito. Il 30,7% naviga su YouTube per visualizzare video musicali. Al top dei click c'è Michael Jackson.

Autore: Andrea Sala

Sysomos ha pubblicato i risultati di una ricerca che interessa YouTube, il famosissimo portale video di proprietà  di Google.
I dati evidenziano che circa un terzo del traffico sul sito è originato da video musicali, cliccatissimi dalla maggior parte degli utenti: nel dettaglio, il 30,7% dei video visualizzati riguarda il mondo musicale, dai videoclip al solo flusso audio su immagini  montate dagli utenti.
A farla da padrone sono poi i video  di intrattenimento con il 14,6% del totale, seguiti dalla categoria "persone e blog" con il 10,77%. Al quarto posto troviamo i video di news e politica (6,7%), sport (6%), comicità  (5,2%), educazione (4,1%), cinema (3,6%), animazione (3,2%), fai da te (3,1%) e scienza e tecnologia (2,86%).
La musica è la categoria più popolare, quindi, ma perde il primo posto in classifica man mano che cresce l'età  degli utenti. I blogger tra i 20 e i 35 anni sono i più attivi in ambito di condivisione video: il 57% dei filmati condivisi è incluso nei loro post e messaggi. Gli adulti tra i 36 e i 60 anni sono al secondo posto di questa speciale classifica con il 21%, seguiti dai teenagers blogger con il 20%.
In generale, i gruppi di musica su YouTube assorbono il 65% del tempo totale speso sul sito dai cybernauti, limitatamente ai 50 video più visti. Le parole chiave più cercate, nel periodo esaminato da Sysomos, sono state "Michael Jackson" e, inspiegabilmente, "assistenza sanitaria".
Anche i risultati di Vevo, portale nato dalla partnership di YouTube con le major Universal e Sony Music, sono molto incoraggianti. Il sito, che si focalizza solo sui contenuti professionali, ha fatto sapere di offrire 30 milioni di video, fruibili on demand. L'artista più richiesto? Secondo la Universal si tratta di Lady Gaga, che da sola copre il 25% delle ricerche.

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