Htc rispedisce al mittente le accuse sollevate da
Apple.
La società di Cupertino negli scorsi giorni aveva citato in giudizio l'azienda taiwanese per la presunta
violazione di 20 brevetti relativi all'
iPhone, per la maggior parte legati all'interfaccia grafica e alle tecnologie di interazione con l'utente.
Le violazioni sarebbero state riscontrate in 12 cellulari basati sia su
Android che su
Windows Mobile.
La risposta di Htc non si è fatta attendere: in un
comunicato ufficiale apparso sul sito del
Taiwan Stock Exchange e poi sul portale della società i dirigenti orientali hanno negato ogni illecito, sottolineando i propri 13 anni di attività nel settore dei dispositivi mobili che fanno di Htc "non solo un innovatore nel campo della tecnologia mobile, ma anche il possessore di un gran numero di brevetti".
L'azienda ha dichiarato che
collaborerà strettamente con la giustizia statunitense su questo caso "per proteggere i nostri valori e diritti innovativi".
Inoltre, la dirigenza non crede che questo processo potrà avere un importante
impatto sulle proprie attività nel breve termine.
Non è la prima volta che Apple intraprende una battaglia legale contro Htc: ricordiamo che nel 2007 le due società si erano confrontate sulla paternità di un marchio in relazione al termine
"Touch".