Facebook si solleva, salvate Coliandro

Alla notizia della sospensione della fiction "L'Ispettore Coliandro" il popolo di internet non ha reisistito e si è subito mosso per salvare le sorti della miniserie. Subito sono nati i gruppi su Facebook e varie iniziative a sostegno del programma: dal mailbombing alla Rai alla raccolta di fondi.

Autore: Andrea Sala

Fa sempre piacere vedere che la gente si mobilita spontaneamente per salvare qualcosa, qualsiasi cosa. Ancora meglio è quando la sollevazione popolare avviene per sostenere un programma televisivo, della Tv di stato, per giunta.
E' successo per l'Ispettore Coliandro, miniserie cult che palra dei casi di un improbabile poliziotto interpretato da Giampaolo Morelli. Il programma, con la regia dei Manetti Bros. e la sceneggiatura di Carlo Lucarelli, ha raccolto consensi sin dalla prima stagione: la somiglianza di Coliandro con le persone vere, che ogni giorno sono sulle strade per compiere il loro lavoro, ha da subito riscosso il favore del pubblico e anche dell'Arma.
Tanto che persino i poliziotti veri si sono mossi per sostenere la fiction. Il popolo di internet, infatti, alla notizia della "sospensione" della serie, si subito mobilitato e sono nati i primi gruppi su Facebook: degno di nota quello intitolato "Poliziotti per Coliandro", composto da veri agenti di polizia.
Tutti questi gruppi chiedono la stessa cosa: che vengano riaperti i set e che vengano girate le ultime due puntate dell'Ispettore Coliandro. La Rai avrebbe interrotto le riprese per un problema di soldi, senza rivelare alcune dettaglio sul futuro della serie.
Pronta la reazione degli ascoltatori, affezionati a quell'ispettore imbranato, sboccato e un pò goffo, ma tanto simile a una persona vera e, per questo, molto più simpatico dei classici "supereroi" della Tv. La prima azione intrapresa dal popolo del web è stata un raduno di piazza, avvenuto a Bologna, per raccogliere fondi. La seconda, meno pacifica, è stata quella di bombardare le caselle e-mail dei vertici Rai per intasarle e renderle inutilizzabili.
A fare infuriare il pubblico è stato anche lo spostamento del programma dalla classica serata del martedì sera al venerdì, perdendo, di fatto, quasi un milione di telespettatori. La mossa appare inspiegabile, a meno che la Rai stessa volesse affossare la serie prima di sospenderla.
Lo stesso Morelli ha speso parole di accusa verso i vertici di Rai Due: se tenete così tanto a Coliandro, come mai lo spostate in un giorno così inadatto? E sì che Rai Due ha sempre dichiarato di avere predilezione per le serie di thriller o gialli, italiane o estere. Il "maltrattamento" di Coliandro, però, suggerisce un altra linea di pensiero: quella dei programmi Tv al servizio del volere di pochi.

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