In Thailandia le Autorità hanno oscurato i siti web e le televisioni dell'opposizione, a seguito della proclamazione dello stato d'emergenza per le proteste che stanno avvenendo nel Paese.
Autore: Redazione D.Life
Ancora una volta le vicende politiche hanno dirette conseguenze sulla libertà della rete: come avvenuto tempo fa ad esempio in Iran e Cina, in Thailandia diversi siti web sono stati oscurati. Le proteste che stanno avendo luogo nel Paese, dove le "camicie rosse" chiedono lo scioglimento della camera bassa e l'organizzazione d'elezioni anticipate, non ritenendo che il primo ministro Abhisit Vejjajiva abbia alcuna legittimità per governare, continuano e non sembra si sia giunti ad un punto di svolta. I media sono stati inglobati in quanto sta avvenendo: secondo quanto riporta la Reuters, infatti, le televisioni delle "camicie rosse" sarebbero state oscurate. Oltre alla Tv, anche numerosi siti web sarebbero stati chiusi su azione delle autorità : dopo la dichiarazione dello stato di emergenza, l'attenzione del governo si è rivolta al potere mediatico e si è preferito oscurare l'informazione degli oppositori, con lo scopo di evitare che la rivolta si allarghi. I contestatori non sembrano però voler cedere dinanzi a questa decisione, come spiegato da Natthawut Saikua, uno dei leader della protesta: "Non sappiamo cosa accadrà dopo la chiusura della televisione, però posso assicurare che le proteste non cesseranno anche se la polizia caricherà i manifestanti".
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