Vulcano, il popolo di Facebook condivide lauto e viaggia insieme

"Devi fare un viaggio? Approfitta dei posti disponibili su postoinauto.it, fai nuove amicizie e spendi la metà  rispetto al treno!": questa la descrizione che viene data sul sito di "Postoinauto" del servizio offerto agli utenti, i quali possono organizzarsi per spostarsi in gruppo, risparmiando denaro e avendo la possibilità  di conoscere gente nuova.
Il sito, già  attivo da tempo, ha assunto ora un ruolo particolare: come conseguenza al blocco dei voli dovuti all'eruzione del vulcano islandese, i viaggiatori rimasti a terra stanno cercando metodi alternativi per spostarsi. Ecco che l'attività  di Postoinauto assume un nuovo rilievo, garantendo di spostarsi a chi non saprebbe come fare.
La proposta di utilizzare questo genere di servizio è stata lanciata da "Carpool Europe", con una pagina aperta dal gruppo svedese "Skjust" ed è stata sposata in un momento successivo dal portale italiano, che offre però tragitti solamente all'interno del territorio nazionale.
Grazie a Facebook, i viaggiatori rimasti a terra hanno quindi iniziato a ritrovarsi online per organizzare gruppi di viaggio in auto.
Le nuove modalità  di interazione fra le persone, strettamente influenzate dai social network, rappresentano quindi una risposta all'emergenza che sta caratterizzando i trasporti europei: con il blocco di una gran parte dei voli e le code interminabili nelle biglietterie delle stazioni ferroviarie, gli utenti possono utilizzare il web per trovare una soluzione.
E' necessario semplicemente "postare" su Facebook la propria destinazione, la città  di partenza e un recapito personale, mail e/o numero di telefono: dopodichà© occorrerà  attendere che un altro viaggiatore diretto verso la stessa meta si faccia sentire e offra un passaggio in auto.
Gli iscritti alla pagina di "Carpool" sono attualmente più di 2mila, quelli alla pagina di Postoinauto più di 4mila: dal feed-back avuto dall'iniziativa sembra che il popolo di Facebook voglia collaborare e aiutarsi reciprocamente, così da non restare immobilizzati dal vulcano Eyjafjallajokull.