E' stato assegnato a DigitPA il compito di controllare l'attuazione degli obblighi relativi alla Posta Elettronica Certificata da parte delle Amministrazioni locali: dall'esame è emerso che molte PA sono indietro rispetto ai tempi previsti.
Autore: Redazione D.Life
L'iter di applicazione della Posta Elettronica Certificata va incontro ad alcuni rallentamenti: sembra infatti che le Amministrazioni locali non abbiano ancora pubblicato sul proprio sito istituzionale i diversi indirizzi di Pec, che i cittadini potranno utilizzare per dialogare con le PA. Palazzo Vidoni aveva assegnato a DigitPA il controllo sullo status di attuazione della legge; ora il mancato rispetto dei tempi desta preoccupazione, soprattutto in merito all'avvento del prossimo 26 aprile, quando avrà luogo il Pec-Day. Durante il giorno prestabilito dal ministro Brunetta, infatti, sarà avviata la piattaforma di distribuzione gratuita della Posta Elettronica Certificata a tutti i cittadini italiani maggiorenni dotati di codice fiscale. L'indagine di DigitPA ha mostrato che le seguenti regioni hanno adempito agli obblighi relativi alla Pec: Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Puglia e Umbria. Al contrario, le regioni che non hanno pubblicato sul sito istituzionale nessuna Pec sono: Abruzzo, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino-Alto Adige, Valle d'Aosta e Veneto. La situazione delle Province appare migliore: 62 province hanno pubblicato almeno un indirizzo di Pec, mentre 47 non hanno adempito agli obblighi di legge. Infine, per quel che riguarda i 117 Comuni capoluoghi di provincia, 71 su 46 hanno assolto all'obbligo.
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