Flash continua a dividere Apple e Adobe
Continuano le tensioni fra Apple e Adobe: pietra dello scandalo sempre Flash. Vista la posizione di Cupertino, Adobe ha deciso di sospendere lo sviluppo della sua tecnologia per i dispositivi con la mela. Pronta la risposta di Apple: "Il vostro è un sistema chiuso e proprietario, noi siamo per gli standard aperti".
Autore: Andrea Sala
Continuano i "litigi" tra Adobe e Apple . La causa? Sempre Flash . Gli ultimi aggiornamenti parlano di un secco botta e risposta tra le due società : a dare il via alle danze è stata Adobe, tramite le parole di un suo product manager, Mike Chambers . L'annuncio dichiarava l'intenzione dell'azienda di bloccare lo sviluppo della tecnologia multimediale per iPhone e iPad, soprattuto per quanto riguarda gli strumenti per sviluppatori . Tali strumenti sono fondamentali per creare le future Apps Flash-based da commercializzare sull'App Store . L'accusa che Adobe lancia nei confronti di Cupertino è proprio quella di "legare gli sviluppatori" a sà©. Sul blog di Chambers la scelta della società è spiegata nel dettaglio: "Continueremo a fornire la capacità di indirizzare iPhone e iPad in Flash CS5. Tuttavia, attualmente non stiamo pianificando alcun investimento aggiuntivo in tale funzionalità ". Adobe, probabilmente, si concentrerà invece sulle piattaforme concorrenti , ansiose di poter aggiungere nuove caratteristiche che invoglino gli utenti a scegliere prodotti diversi dall'iPhone. La risposta di Apple non si è fatta attendere. Mentre si profila all'orizzonte l'esclusione dall'App Store delle Apps basate su Flash, Tracy Muller , portavoce di Cupertino, ha risposto a Chambers: "C'è chi è lento a capirlo: sono HTML5, CSS, JavaScript e H.264 (tutti completamente supportati da iPhone e iPad) ad essere aperti e standard, mentre Flash di Adobe è chiuso e proprietario". Come a dire che Adobe intenda costruirsi un sistema chiuso per imbrigliare clienti e sviluppatori all'uso esclusivo della propria tecnologia. Apple, invece, la pensa diversamente. L'opinione della società è che, continuando ad accettare applicazioni multipiattaforma, si permetta ad App inferiori di entrare nell'ecosistema Apple. E questo è qualcosa che Jobs non vuole assolutamente, anche a patto di rifiutare una delle più diffuse tecnologie sul web . D'altro canto il carismatico CEO di Apple lo ha dichiarato più volte: "Flash è uno standard destinato a morire".
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