Microsoft è decisa a recuperare il terreno perduto nei confronti di
Google, in ambito di
produttività e condivisione online. E ha deciso di farlo attraverso un partner consolidato e potente:
Facebook.
L'annuncio è recente e riguarda il lancio della
beta version del nuovo servizio
Docs.com: si tratta di un applicazione che gli utenti di FB potranno utilizzare per condividere, con il proprio network di amici, dei documenti creati con
Microsoft Office.
Ma non solo, con Docs.com sarà possibile anche creare dei nuovi documenti e richiederne la revisione o correzione da parte di altri utenti Facebook. Insomma, Microsoft parte alla
riconquista del cloud e lo fa attraverso il social network più popolare al mondo. Denominatore comune della strategia è la semplicità e l'integrazione con le pagine di Facebook, per permettera a tutti una
facile condivisione e produttività .
Chiarissima la
sfida a Google e il tentativo di Redmond di staccarsi da quello che è sempre stato il suo modello di business: un modello chiuso, legato ad un
software in-the-box concentrato sul lavoro in locale.
Google invece, sostenendo un modello aperto, sul cloud e costantemente online, non è altro che il pioniere di internet del futuro.
Microsoft si è accorta delle infinite potenzialità di questo modello e con Docs.com muove i suoi primi passi in questo senso. Il tutto in attesa delle
Office Web Apps, che nei progetti di Redmond sarà il vero antagonista di
Google Docs.
Il neonato servizio propone un'
interfaccia a schede, sul modello "
Ribbon" già utilizzato con successo in Office 2007 e nel futuro Office 2010. I formati supportati sono quelli delle applicazioni più famose e utilizzate, ossia
Word, Excel e PowerPoint. In locale, i documenti potranno essere aperti con anche con Office 2003 o Office XP, dopo aver installato un apposito aggiornamento.
Per ora la novità a marchio Microsoft è in
fase di beta, con funzioni limitate. Per utilizzare tutte le feature dell'applicazione occorre, ottenere un
codice di invito, per ora piuttosto raro. Le decisioni sulla
privacy, assicurano da Redmond, saranno totalmente nelle mani degli utenti: solo quest'ultimi potranno scegliere chi vedrà cosa.
Con questa mossa Microsoft avvia le prime schermaglie di quella che probabilmente si trasformerà in una guerra, dopo il lancio delle Office Web Apps. Il nemico da battere resta sempre Google.