Un gruppo di pirati - conosciuto come Skidrow - ha aggirato il sistema di protezione DRM ideato da Ubisoft per proteggere i propri prodotti, come il famoso Assassin Creed II o The Settlers 7. Ma la casa francese non vuole mollare e si affida al web per l'autenticazione.
Autore: Andrea Sala
Ubisoft era convinta che, con le connessioni internet always-on ormai in tutte le case, si poteva usare il web per controllare l'autenticità dei videogames giocati dagli utenti. La casa francese era talmente sicura da definire il sistema come "a prova di pirateria". Fino ad oggi. Non svegliare l'hacker che dorme, si potrebbe dire. E proprio un gruppo di hacker conosciuto come Skidrow ha dichiarato di essere riuscito a bucare le difese di Ubisoft. Nulla più delle imprese impossibili galvanizza i cracker: dopo i primi, vani tentativi di aggirare la protezione DRM (Digital Rights Management), ora sembra che la procedura sia fattibile. La notizia è trapelata grazie al tam tam sui siti di torrent e i forum di warez sparsi nella rete. Quindi Assassin Creed II o The Settlers 7 sono giocabili anche senza una copia autentica? Pare di sì. E i motivi che hanno spinto la crew a concentrarsi sull'impresa non sono solo quelli di risparmiare e far risparmiare dei soldi: è un attacco mirato a Ubisoft, accusata di badare solo a creare protezioni inviolabili trascurando una migliore offerta di servizi connessa ai videogames in commercio. Spesso, infatti, i problemi sui server di autenticazione hanno impedito ai legittimi proprietari di giocare, causando un'infuocata serie di reclami. Reclami che continuano a fioccare sulla casa francese, visto che l'inadeguatezza dei suoi server di autenticazione continua. Ciò nonostante, Ubisoft continua a credere nel sistema DRM, tanto che ne ha già annunciato l'inclusione nei titoli di futura pubblicazione.
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