Digitale, Vendola contro Agcom in difesa delle Tv locali
Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha accusato Agcom di aver penalizzato le Tv locali nell'assegnazione della numerazione del telecomando della Tv digitale.
Autore: Santina Buscemi
Il presidente della Regione Puglia e portavoce nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà , Nichi Vendola, alza la voce per protestare contro le decisioni di Agcom nell'assegnazione della numerazione del telecomando nella Tv digitale. A destare l'allarme e a giustificare l'intervento di Vendola, in particolare, il ruolo delle Tv locali, messe a suo avviso in secondo piano. Per l'esattezza, il presidente della Regione Puglia ha dichiarato: "L'Agcom, l'agenzia nazionale per le comunicazioni sta tentando, in accordo con il governo, un piccolo golpe che riserverebbe alle Tv nazionali i primi tasti dei prossimi telecomandi quando tutti sanno che i tasti dal 7 al 9 nelle nostre famiglie sono spesso appannaggio delle Tv locali". La dichiarazione, riportata dalla Gazzetta del Mezzogiorno, accenna anche a quanto espresso dal presidente della Sardegna, Ugo Cappellacci: Vendola si è detto d'accordo con il governatore sardo "che ha chiesto di evitare la canalizzazione automatica a favore dei grandi network nazionali vista anche l'esperienza che si sta vivendo nell'isola". Una denuncia forte, quindi, quella di Vendola: il prossimo gennaio il digitale terrestre arriverà anche in Puglia e, in vista di allora, ha voluto mettere sotto i riflettori il modus operandi di Agcom, riguardo all'assegnazione dei canali. Il governatore pugliese, in merito alla sua regione, ha annunciato "un piano economico di incentivi alle Tv pugliesi per gli investimenti che dovranno essere affrontati con il passaggio al digitale, oltre che di un piano di informazione ai cittadini per evitare il buio mediatico", anche soprattutto tenendo conto di come le Tv locali assicurino "in Italia almeno 5.000 posti di lavoro diretti oltre all'indotto": un'importanza non tenuta sufficientemente in considerazione, visto che, dove lo "switch off" è già avvenuto, "numerose emittenti televisive hanno dovuto chiudere". Infine Vendola conclude con una denuncia contro l'Agcom, accusata di "garantire spesso già i troppo garantiti".
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