Privacy online, il governo propone un marchio di qualità
Il governo ha elaborato una proposta di regolamentazione del web che introduce "Internet mi fido", un marchio di qualità che certifichi l'adesione dei siti ad un patto per la protezione della libertà di espressione e informazione e della privacy.
Autore: Redazione D. Life
Istituire un marchio di qualità per i siti internet, che garantisca il rispetto della libertà di espressione e informazione ma anche la privacy degli utenti. àˆ una delle proposte presentate dal governo agli operatori telefonici e agli internet provider per una nuova regolamentazione del web. Da un'idea del ministro Maroni , il governo ha infatti elaborato una bozza di un nuovo "Codice di autodisciplina a tutela della dignità della persona sulla rete internet" , che indica le possibili "procedure volte a contrastare l'uso illecito delle risorse internet fornite dai soggetti aderenti". Tra di esse, come già accennato, un marchio di qualità . Il bollino si chiamerà "Internet mi fido" e indicherà quei siti che hanno aderito al progetto per la tutela dei valori fondamentali in rete. I loro obblighi saranno quelli di: rimuovere contenuti illeciti , ovvero quelli che "incitano all'odio, alla violenza, alla discriminazione, ad atti di terrorismo, o che offendono la dignità della persona, o costituiscano una minaccia per l'ordine pubblico"; pubblicare sui loro portali le linee guida alle quali gli utenti devono conformarsi; fornire agli internauti tutte le informazioni utili per poter avanzare eventuali reclami . La proposta italiana arriva in un momento in cui i siti di social network, e Facebook in particolare, sono al centro delle polemiche proprio per il loro atteggiamento rispetto alla privacy: sia l'Unione Europea che un gruppo di Senatori Usa hanno infatti recentemente espresso le loro perplessità sul comportamento di Zuckerberg e soci. La mossa del governo del nostro paese non ha ancora ricevuto elogi nà© critiche. Gli operatori di settore interpellati non hanno ancora rilasciato commenti in merito ma hanno dichiarato di aspettarsi l'istituzione di un tavolo di lavoro, per discutere e collaborare.
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