Microsoft patteggia, pagati 200 milioni di dollari a VirnetX

Microsoft ha raggiunto un accordo con VirnetX e chiude definitivamente la querelle giudiziaria che aveva visto i legali di Redmond sconfitti nelle aule giudiziarie. Microsoft era stata citata in giudizio per la violazione di due brevetti. Sembrava che la causa potesse sfociare in un appello ma, nelle scorse ore, si è raggiunta una soluzione consensuale fra le parti.

Autore: Redazione Technology

Microsoft ha definitivamente raggiunto un accordo con VirnetX, l'azienda che aveva portato il colosso di Redmond in tribunale con l'accusa di violazione di due brevetti. L'autorità  giudiziaria aveva riconosciuto Microsoft colpevole e tutto faceva presagire ad un ricorso in appello. Nelle scorse ore però è stato raggiunto un accordo tra le parti  e una risoluzione consensuale della causa giudiziaria. 
I brevetti "violati" che hanno fatto scattare l'azione giudiziaria da parte di VirnetX sono il 6,502,135 in Microsoft Office Communicator e il 7,188,180 in Windows Meeting Space.
Inizialmente VirnetX aveva avanzato la somma di 240 milioni come risarcimento,  ma la giuria si era espressa in una cifra di 105,75 milioni di dollari.
Il caso sembrava tutt'altro che concluso. Infatti le dichiarazioni di Kevin kutz, responsabile Microsoft, lasciavano presagire ad un proseguimento della causa in appello: "crediamo che la valutazione del danno sia legalmente e fattivamente priva di supporto e perciò chiediamo alla Corte di rivedere il verdetto".
Ma l'appello non verrà  richiesto. Le parti infatti sembrano aver raggiunto un accordo consensuale che di fatto chiude la vertenza legale fra le due società . A fronte di un corrispettivo di 200 milioni di dollari, Microsoft chiude la causa e entra in possesso delle licenze necessarie per continuare la partnership con VirnetX.    

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