Botta e risposta Galateri (Telecom) e Romani sulla banda larga

Riguardo al progetto di una rete di nuova generazione, capace di portare l'Italia nella banda larga, Telecom frena l'entusiasmo. Risponde il viceministro Romani invitanto l'azienda a partecipare ad un confronto sulla questione.

Autore: Andrea Sala

"Il digital divide lo chiudiamo entro il 2012, il progetto della banda larga puo' chiudersi, per il 40% del Paese, se ci sono risorse e se gli operatori metteranno in campo fondi, in 4-5 anni". Lo ha detto il viceministro allo Sviluppo economico con delega alle telecomunicazioni, Paolo Romani. La dichiarazione implica che entro un anno e mezzo tutti gli italiani avranno a disposizione una connessione broadband, anche le aree più isolate. 
"Per chiudere il digital divide - ha proseguito Romani - l'impegno economico viaggia attorno al miliardo e mezzo di risorse, metà pubbliche, metà degli operatori". 
Altro discorso vale per diffondere i cavi in fibra ottica, che permetterebbero velocità  mai raggiungibili con gli attuali cavi in rame. "Per chiudere un ragionamento sulla fibra - dichiara Romani - dipende da quanto territorio si vuole prendere. Ad esempio operatori alternativi qui presenti hanno presentato un progetto di 2 milioni e mezzo, che risolve il problema di fibre per 15 capoluoghi".
Il progetto degli operatori alternativi – Fastweb, Vodafone e Wind – per ora non convince del tutto Telecom Italia, che attraverso il presidente Galateri, ha fatto sapere di necessitare un'analisi più approfondita.
"Se vogliamo parlare di questioni più ampie bisogna farlo in maniera approfondita, non sui giornali", ha detto Galateri commentando l'ipotetica costituzione della cordata per la nuova infrastruttura di rete. "Abbiamo già  spiegato che Telecom Italia ha una sua strategia che intende portare avanti", ha proseguito. "Esiste sempre la possibilità , come si sta verificando in Lombardia e Trentino, di collaborare con altri operatori pubblici e privati per parte delle infrastrutture passive".
In quelle zone, infatti, Telecom sta testando una rete di nuova generazione. Nell'area di Milano, poi, la società  intende costruire un'infrastruttura totalmente in fibra ottica, prima dell'Expo 2015.
Alle dichiarazioni di Galateri ha risposto ancora il viceministro Romani, invitando Telecom al tavolo delle trattative riguardanti la futura – e per ora solo teorica – rete di nuova generazione. ''Mi piacerebbe aprire un tavolo di confronto sul progetto della nuova rete in fibra aperto a tutti gli operatori, a Telecom Italia, ovviamente, e anche a chi, come Tiscali, ha espresso la volontà  di parteciparè', ha detto Romani.
Il viceministro sottolinea che il confronto dovrà  essere affrontato dalle aziende senza preconcetti o timori di sorta. àˆ presente, tuttavia, una certa perplessità  perchè la rete esistente è unica e di proprietà  di una sola autorità  che la cede tramite il pagamento di un canone.

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