La saga horror "Final Destination" arriva al suo quarto capitolo che, senza aggiungere nulla dal punto di vista della trama, introduce la tecnologia 3D per un'esperienza più "vera".
Autore: Andrea Sala
"Final Destination" arriva al quarto episodio e promette di stupire. Non per la trama, piuttosto scontata e poco difforme dal primo film della serie, ma per l'introduzione della tecnologia di visualizzazione 3D. E questo è quanto, visto che non c'è molto altro di cui parlare. La trama, tanto per cambiare, si sviluppa dai consueti incidenti, questa volta ri-declinati in salsa automobilistica. Dopo i disastri aerei del primo film, quelli stradali del secondo e le montagne russe difettose del terzo, gli autori tornano alle quattro ruote. Il film si apre infatti durante una corsa presso un autodromo: un incidente potrebbe stroncare tutto il gruppo di amici che, però, si salva per un soffio grazie alla premonizione di uno di loro, Nick. Almeno questo è quello che lo spettatore è portato a credere. Il film continua, sostanzialmente, con la morte che reclama le vite dei ragazzi, una ad una. Nessuna premonizione salva gli amici, questa volta. Resta la componente 3D di cui parlare e qui vale la pena di spendere qualche parola. Sì, perchè si tratta di una delle primissime esperienze tridimensionali applicate al genere horror, e con successo: i massi che ti volano incontro, le vasche da bagno che minacciano di schiacciarti e i pneumatici volanti (sempre verso lo spettatore) offrono qualcosa in più. E ci vuole giusto questo per scuotere la platea dai dialoghi scontati e la finta tensione costruita ad arte per tenere tutti col fiato sospeso. Le diverse scene di morte, in cui è palese l'impegno nell'escogitare decessi sempre più insoliti e spettacolari, sono girate con una discreta abilità e sfruttano bene le nuove potenzialità offerte dal 3D. Un esercizio di stile hollywoodiano, ma che si merita la sufficienza.
Final Destination 3D Titolo originale: «The Final Destination»; Regia: David R. Ellis; Sceneggiatura: Eric Bress; Fotografia: Glen MacPherson; Montaggio: Mark Stevens; Scenografia: Jaymes Hinkle; Costumi: Claire Breaux; Musica: Brian Tyler; Produzione: FlipZide Pictures, New Line Cinema, Practical Pictures; Distribuzione: Warner Bros.; Interpreti: Bobby Campo, Shantel VanSanten, Nick Zano, Haley Webb, Mykelti Williamson, Krista Allen, Andrew Fiscella, Justin Welborn; Origine: Usa; Anno: 2009; Durata: 82'.
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