Molte le reazioni del popolo del web all'attacco della marina militare israeliana contro la "Freedom Flotilla". La condanna del gesto è stata amplificata dai commenti di semplici internauti e personaggi di spicco su Twitter, i blog e i social network.
Autore: Redazione D. Life
àˆ di ieri la notizia dell'attacco della marina militare israeliana ai danni della "Freedom Flotilla", la missione Ong che era partita da Cipro per portare aiuti umanitari ai palestinesi di Gaza. L'assalto è stato condotto a 70 miglia nautiche fuori dalle acque territoriali di Israele. Drammatico il bilancio: almeno 10 morti e una trentina di feriti, secondo quanto riferiscono le fonti locali. Sono 480 i passeggeri della nave attualmente in arresto presso le autorità israeliane, 6 dei quali di nazionalità italiana. E, come di consueto, l'attualità si riversa nel mondo virtuale del web, che ha il potere di comunicare in tempo reale quello che sta succedendo e di permettere a tutti gli internauti di esprimere la propria opinione. Ancora prima delle notizie ufficiali diramate dalle agenzie di stampa, è stato il Movimento di Liberazione di Gaza a denunciare l'attacco dal proprio account Twitter. Il messaggio dell'organizzazione è stato poi ripreso ed amplificato dai commenti di moltissimi utenti dell'area mediorientale e poi di tutti il mondo, in un tam tam virtuale che si è diffuso con la straordinaria velocità tipica del web. Particolarmente toccante è poi il tweet pubblicato da uno dei passeggeri della flotta, che scrive: "Stamattina verso le 4.30 un elicottero israeliano ci ha sorvolato e si è fermato su una nave turca, sparando immediatamente sui passeggeri". Blog e social network, Twitter in testa, si sono così tramutati in veri e propri mezzi di informazione e di condivisione. A commentare l'assalto sono stati in migliaia, dal semplice studente di New York ai personaggi più in vista, come la principessa Rania di Giordania. "Sono scioccata dall'uccisione di civili in acque internazionali – si legge sull'account della principessa sulla piattaforma di microblogging - ogni nave che prova a infrangere il blocco è una nave della speranza per Gaza". Dello stesso avviso molti messaggi pubblicati su Facebook, che chiedono giustizia e condannano la violenza, chiedendo inoltre alle autorità israeliane di liberare i prigionieri. All'interno dello stesso stato di Israele sono state molte le aspre critiche rivolte all'esercito. Che tuttavia è "passato al contrattacco" sempre attraverso il web, pubblicando su YouTube un video in cui mostra come gli attivisti abbiano aggredito i militari che si stavano calando dall'elicottero con mazze.
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