Lenovo, Apple in Cina senza troppo impegno...per fortuna

Il CEO di Lenovo, Liu Chuanzhi, ha dichiarato che Apple non sta dedicando troppo impegno nello sbarco sul mercato cinese, mercato che necessita di accorgimenti particolari. E il carattere di Steve Jobs non aiuta.

Autore: Andrea Sala

Nonostante le dichiarazioni ufficiali, Apple non sembra essere particolarmente interessata al mercato cinese. E il CEO di LenovoLiu Chuanzhi, tira un sospiro di sollievo. 
In un'intervista al Financial Times, infatti, il CEO ha detto la sua riguardo a un settore molto "caldo" nella Repubblica Popolare: quello dei cellulari.
Secondo Chuanzhi, infatti, l'iPhone incontrerà  parecchie difficoltà  in terra asiatica, per la forte competitività  di LePhone - l'ultimo smartphone di Lenovo -  e per altri ostacoli "culturali".
LePhone è un dispositivo Android-based dotato di schermo touch da 3,7", chip Snapdragon a 1GHz, doppia videocamera, A-GPS, Wi-Fi e batteria estraibile.
Quello che farà  la differenza, però, saranno le applicazioni aggiuntive, riferisce Chuanzhi: Lenovo infatti ne avrà  molte meno rispetto ad Apple, tuttavia saranno "progettate" a misura di utente cinese, più comode e più user-friendly secondo l'uso asiatico degli smartphone.

Competitor a parte, Apple non sta dedicando troppo interesse alla Cina: l'iPhone è venduto da un solo carrier, China Unicom, e fin ora non ha registrato dati di vendita entusiasmanti.
In più c'è anche da considerare il temperamento di Steve Jobs, e qui il CEO di Lenovo ha dichiarato: "Siamo fortunati che Steve Jobs abbia un così brutto carattere e non sia interessato alla Cina. Se Apple impiegasse gli stessi sforzi per i consumatori Cinesi che impieghiamo noi, saremmo in un pasticcio".
A frenare la diffusione dell'iPhone in terra cinese, poi ci sono anche altri aspetti. Il primo è il prezzo, che oscilla tra i 730 e i 1020 dollari, causa anche di un florido mercato nero.
Il secondo riguarda alcune norme cinesi in materia di Wi-Fi: in Cina possono essere venduti solo prodotti che soddisfano lo standad WAPI (Wired Authentication and Privacy Infrastructure), standard non supportato dagli iPhone. Per sbarcare sul mercato in fretta, Apple ha disattivato il modulo Wi-Fi dei suoi melafonini, di fatto togliendo al device un tipo di connettività  molto ricercato dagli utenti: la decisione non ha certo giovato alle vendite degli iPhone.
Le iniziative di Cupertino in Cina, comunque, non sono certo da sottovalutare: entro i prossimi due anni dovrebbero aprire i battenti ben 25 nuovi Apple Store, mentre questa settimana ne verrà  inaugurato uno a Shangai, secondo come importanza dopo Pechino.
Lenovo, che detiene il 30% del promettente mercato informatico cinese, non è impensierita da Apple. Tuttavia, i Mac in Cina vendono bene: tra ottobre 2009 e marzo 2010 la crescita è stata del 61%.
Non siamo ancora ai volumi di Lenovo ma, se Jobs volgesse il suo sguardo in terra asiatica, forse gli equilibri cambierebbero.

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