Lo sviluppo di un sistema di
telecomunicazioni efficiente è uno dei temi principali all'ordine del giorno per ogni governo. Ed è stato anche al centro di un incontro della kermesse
"Cortina InConTra", che si è conclusa ieri.
Presenti sul palco dell'Audi Palace di Cortina
Paolo Bertoluzzo, amministratore delegato di
Vodafone Italia, Stefano Parisi, amministratore delegato di
Fastweb, e
Francesco Caio, vice presidente di
Nomura International, una banca d'affari nata da una costola della defunta Lehmann Brothers.
"Il tema delle telecomunicazioni sta diventando preminente nell'agenda di molti governi – ha esordito Francesco Caio – specie per quanto riguarda le reti obsolete. Non è, d'altronde, un problema accessorio, ma un punto nevralgico che condiziona le imprese e la loro competitività , così come i cittadini. I governi, d'altronde, iniziano a pensare come rendere universale l'accesso a internet. Anche il governo italiano ha posto questi problemi: ho suggerito di
rendere più trasparente la qualità . Il mio suggerimento è di realizzare un piano accelerato di investimento pubblico che in 2 o 3 anni, entro il 2011, possa offrire almeno una banda minima per servizi più che decenti. Ho suggerito inoltre di concertare con operatori un obiettivo comune: per esempio essere nel g7 anche delle infrastrutture. Ho guardato con speranza all'iniziativa di
Paolo Romani, e forse esistono le condizioni affinchà© l'Italia sia protagonista di questo cambiamento".
"Quando il mondo si è fermato per il vulcano islandese – ha detto Paolo Bertoluzzo – le aziende hanno lavorato con il sistema della videoconferenza. La
banda ultra larga consentirà una veloce diffusione della tv via internet e migliori servizi internet. Nelle grandi città già oggi la rete inizia ad avere problemi, perchà© a volte è congestionata;
investire nella rete serve quindi per i nuovi servizi, ma, anche per migliorare quelli già in essere e per fare in modo che siano disponibili per tutti".
"E' necessario investire con un'ottica di lungo periodo per consentire competitività anche sul mercato della rete fissa – ha aggiunto l'amministratore delegato di Vodafone – Ecco perchà© stiamo lavorando ad un progetto comune per dotare il paese di un' adeguata infrastruttura strategica che ne favorisca lo sviluppo ".
"La
fibra ottica – ha concluso Stefano Parisi – è il futuro della comunicazione: la rete in rame sta arrivando a fine corsa. C'è l'urgente necessità di dotare il paese di una rete in fibra. Oggi Fastweb ha rete pari al 40% di tutta la fibra d' Europa, ed è, di conseguenza, la più grande d'Europa. Bisogna quindi cambiare logica: l'idea con Wind e Vodafone è stata quella di vedere se era possibile cooperare sulle infrastrutture tra operatori per sviluppare investimenti per accelerare lo sviluppo, mantenendo la competitività sui servizi".
"Il mercato delle telecomunicazioni italiano –ha continuato Parisi – è particolare: c'è una bassa dotazione di internet e Pc. Crediamo che la proposta dei tre operatori sia una grande operazione per affrontare problemi reali: oggi abbiamo autostrade a due corsie, ma il mondo ci chiede di più".