La
Cgil di Firenze ha vietato ai suoi dipendenti l'accesso a
Facebook sul luogo di lavoro per usi privati e personali. L'accesso sarà consentito solo per gestire le pagine istituzionali del sindacato o per scopi lavorativi.
La decisione, presa alcuni mesi fa ma resa nota solo nelle scorse ore, è destinata a far discutere. Già , perchà© questo provvedimento non è stato preso dai dirigenti della multinazionale di turno, ma dai funzionari di una sede della
più grossa associazione sindacale italiana.
Gli stessi portavoce fiorentini del sindacato hanno subito giustificato la decisione chiarendo che questa scelta non intende limitare assolutamente la libertà dei lavoratori: l'
uso del social network durante le ore lavorative rappresenta un'enorme perdita di tempo, una minaccia dunque alla produttività .
La Cgil chiarisce inoltre che il provvedimento adottato è stato dettato dal buon senso e che in ogni caso
l'accesso ai siti di svago per ragioni personali durante le ore lavorative non fa in nessun modo parte dei diritti dei dipendenti. Da Firenze si continua poi precisando che l'accesso è stato interdetto sia a Facebook che a molti altri siti di svago.