Russia, Putin colpisce i dissidenti accusandoli di essere hacker

Negli Stati Uniti sta facendo molto scalpore un articolo uscito sul New York Times: alcuni rappresentanti russi di Microsoft sarebbero al corrente dei metodi della polizia di Putin che sfrutta l'accusa di pirateria informatica per far tacere alcune associazioni dissidenti.

Autore: Redazione D.Life

Sta provocando molto scalpore negli Stati Uniti un articolo, pubblicato recentemente sul New York Times, che accusa i vertici russi di Microsoft di essere al corrente e fiancheggiare le maniere poco ortodosse della polizia di Putin nel togliere di mezzo le associazioni dissidenti. 
Già  perchà© le forze dell'ordine russe sfrutterebbero la causa dell'antipirateria per colpire e limitare alcune organizzazioni ambientaliste e di difesa dei Diritti Civili che si oppongono all'operato delle istituzioni russe.
Il modus operandi della polizia russa è quasi sempre lo stesso: agenti in borghese irrompono nelle sedi delle associazioni dissidenti e sequestrano indistintamente i Pc, senza accertarsi se veramente all'interno degli apparecchi siano presenti o meno software contraffatti.
I desktop poi vengono passati sotto la lente d'ingrandimento della polizia in modo da conoscere ogni minimo dettaglio sulle associazioni. 
In alcune di queste perquisizioni, prosegue sempre il quotidiano statunitense, gli agenti della polizia russa hanno più volte sostenuto di agire su precise segnalazioni di avvocati di Microsoft in Russia.

Visualizza la versione completa sul sito

Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.