Hurd-HP, finisce a tarallucci e vino

La vicenda che ha visto contrapposti HP e il suo ex CEO Mark Hurd, nel frattempo diventato co-presidente di Oracle, si conclude con un patteggiamento. I termini di tale conclusione giudiziaria rimangono segreti.

Autore: Redazione Technology

Si chiude con un patteggiamento, i cui termini sono rimasti segreti e confidenziali, la vicenda giudiziaria che ha visto contrapposti HP e Mark Hurd,  ex CEO cacciato con disonore e nel frattempo diventato co-presidente di Oracle. Una nota diffusa a margine della conclusione della vicenda recita: "riconfermata una partnership strategica a lungo termine tra le due aziende". 
Gli addetti ai lavori che presagivano una vicenda giudiziaria lunga e complessa sono stati smentiti. 
Hurd aveva lasciato HP questa estate, in seguito al suo coinvolgimento in un sexgate. Dopo pochissimo tempo, l'ex CEO fu chiamato dall'amico Larry Ellison a ricoprire il ruolo di co-presidente in Oracle, rimpiazzando Charles Phillips.
Naturalmente questa situazione non lasciò indifferente HP, che citò in tribunale Hurd dichiarando che lo stesso manager avesse potuto infrangere gli accordi di segretezza sottoscritti quando era ancora al timone di Hewlett-Packard.
Sul fronte Oracle si minacciava la rottura completa dei rapporti tra le due società , causato da un "atteggiamento vendicativo del board di HP".
Ora è il momento del patteggiamento: le due società  hanno raggiunto un'intesa ma i termini non sono stati resi pubblici.
A questo punto "Hurd rispetterà  i suoi obblighi per quanto riguarda la protezione delle informazioni confidenziali di HP nello svolgimento del suo lavoro in Oracle", come recita una nota congiunta rilasciata dalle due società .

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