Archiviata l'inchiesta portata avanti nei suoi confronti dall'Antitrust europeo,
Apple si ritrova un'altra bella gatta da pelare. Niente hacker, nà© sviluppatori sul piede di guerra, nà© falsi apparecchi provenienti dalla Cina, solo una plateale gaffe che sicuramente non mancherà di scatenare polemiche.
Nello specifico la società di
Steve Jobs è finita nel mirino di un'associazione italiana di vigilanza sui media a seguito del consenso alla pubblicazione di un'applicazione per
iPhone e
iPad che mette in cattiva luce il nostro Paese.
Si tratta di
What Country, un'applicazione geografico-satirica che permette agli utenti la conoscenza dei vari paesi del mondo senza essere nel luogo geografico in questione. Il festival dello stereotipo dunque.
L'
Osservatorio Antiplagio ha inviato una lettera al
Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, con lo scopo di invitare l'autorità a chiedere spiegazioni all'azienda statunitense in merito a questa applicazione.
"What Country" permette di identificare ogni nazione del mondo attraverso
fotografie, illustrazioni e luoghi comuni. Così la Francia è tutta vino e luoghi romantici, la Svizzera banche e cioccolato, la Spagna paella e corrida. Beh, l'Italia invecesarebbe solo scooter, pizza, pasta e mafia.
Niente di nuovo: anche la creatività nel cercare stereotipi migliori e meno inflazionati è quella che è.