Proposta shock su Facebook contro i disabili nelle scuole

Ennesimo commento shock affidato alle pagine di Facebook. Intervenendo in un dibattito sui disabili Joanne Maria Pini, docente di Milano, si lascia andare a commenti vicini alla genetica nazista.

Autore: Redazione D.Life

Una frase di un docente del Conservatorio di Milano, affidata alle pagine di Facebook, ha scandalizzato il popolo della rete e sta facendo discutere per sua la crudezza ideologica di base. Soprattutto se a scriverla è una persona che appartiene al sistema scolastico. 
Il tutto nasce dalla proposta shock di un assessore all'istruzione di Chieri, nel torinese, che giorni fa in un forum di discussione chiedeva se fosse giusto non ammettere i bambini disabili nelle scuole.
A questa proposta, già  di per sè orrenda, fa eco Joanne Maria Pini, docente del Conservatorio di Milano, che rilancia su Facebook: "e se invece fosse una cosa giusta? Già  le classi sono troppo disomogenee, oltre che numerose. D'altronde la funzione della scuola oggi non è di infondere conoscenza, ma di standardizzare la testa della gente". Queste prime dichiarazioni del professore non possono che accendere il dibattito.
Molti utenti si scagliano senza mezze misure contro il professore milanese, dandogli del nazista. Ed è proprio a questo punto che Pini si lascia andare al commento più controverso: "alla Rupe Tarpea bisognerebbe tornare. Stiamo decadendo geneticamente. Ovviamente rispetto singoli dolori e situazioni personali, ma il discorso generale è questo. Oggi una pseudoscienza autoreferenziale senza bussole fa campare organismi che non dovrebbero. Datemi pure del nazista, se volete, cosa che non sono: sono invece una persona che ragiona. Liberamente". 
Ovviamente una dichiarazione di questo genere ha infiammato il dibattito e ha sollevato una reazione a catena di polemiche.
In seguito il professor Pini, intervistato sull'accaduto corregge lievemente il tiro: "io razzista? àˆ inconcepibile. Figuriamoci se penso che i disabili debbano essere buttati dalla Rupe Tarpea. Sono stato pesantemente insultato, ma il mio era solo un riferimento al mondo antico, quando i soggetti più deboli soccombevano. Resto però convinto del fatto che a scuola, adesso, siano penalizzati i migliori".

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