Addio Mulve, oppure no?

Come era lecito aspettarsi, le major discografiche si sono subito mobilitate contro Mulve, il servizio di download musicale gratuito venuto alla ribalta nei giorni scorsi. Tuttavia, nonostante le notizie parlino di un blocco, Mulve è vivo e vegeto. Per ora.

Autore: Andrea Sala

Mulve addio?
Il servizio di download musicale era salito agli onori della cronaca nei giorni scorsi, perchà© permetteva agli utenti di scaricare canzoni gratuitamente e da un archivio vastissimo: i due creatori del software parlavano di 10 milioni di brani a disposizione.
Poteva durare? Le major discografiche hanno subito attivato i propri comparti legali e, riferisce TorrentFreak, i gestori del servizio in Russia si sono visti recapitare un'ingiunzione di blocco dalla RIAA (Recording Industry Association of America), come previsto dal Digital Millenium Copyright Act americano.
Davanti alla richiesta formale i gestori hanno dovuto chinare il capo e disabilitare il servizio di Mulve. O almeno così dicevano gli ultimi aggiornamenti.
Se si visita il sito ufficiale Mulve.com non c'è alcun riferimento al procedimento legale proveniente dagli Usa. Anzi, l'ultimo post sul blog ufficiale recita così: "Il nostro sito principale è tornato online e il programma è funzionante. In ogni caso, abbiamo dovuto separare Mulve dal sito perchà© non riuscivamo a gestire tutto il traffico". E ancora: "Vogliamo incoraggiare il mirroring di Mulve così che gli utenti che non hanno / non vogliono usare il torrent per scaricare l'applicazione possano farlo".
E il software, nel momento in cui scriviamo, funziona.

Mulve, lo ricordiamo, si era conquistato il favore degli utenti grazie alla sua immediatezza: in soli 2Mbyte c'è tutto quelle che serve per scaricare le proprie canzoni preferite. C'è il campo di ricerca e i risultati vengono visualizzati sotto forma di lista con le informazioni basiche su ogni file: ossia titolo, bitrate, lunghezza e peso in Mbyte. A fianco dei file c'è il "magico" tasto "Save" per scaricare il brano.
Mulve è qualcosa di completamente nuovo che, a suo modo, riporta ai primi tempi del download "selvaggio" con Napster o dai primi siti web, quando la rete non era regolamentata e le etichette discografiche non se ne preoccupavano: con Mulve non occorre "mettersi in coda" come eMule o procedere a velocità  rallentata come bittorrent. Semplicemente si comincia a scaricare subito e la velocità  è discreta, pari a centinaia di Kbyte/s.
Mulve per ora sopravvive. Vedremo l'evolversi della situazione nei prossimi giorni.

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