LIndia boccia le soluzioni di RIM in materia di sicurezza

Il governo indiano non è soddisfatto dell'accesso garantito da RIM alle agenzie di sicurezza. In particolare l'intelligence indiana non riesce a monitorare il BlackBerry Messenger e i servizi Enterprise di RIM.

Autore: Andrea Sala

II Ministero delle Telecomunicazioni indiano non è soddisfatto delle soluzioni che Research In Motion (RIM) sta fornendo alle agenzie di sicurezza per l'intercettazione delle comunicazioni sul network BlackBerry. Sopratutto per quel che riguarda i servizi di messaggistica istantanea e quelli riservati alle aziende. Lo rivelano il quotidiano indiano The Economic Times e l'agenzia Reuters.
Il governo indiano ha dichiarato lo scorso 30 agosto che avrebbe valutato per un periodo di 60 giorni le proposte da RIM per l'accesso legittimo alle sue reti da parte degli organi di sicurezza. Il governo, però, non ha rivelato nello specifico le proposte di RIM.
Il governo indiano aveva richiesto in precedenza l'accesso alle comunicazioni scambiate sul BlackBerry Enterprise Server e all'applicazione di messaggistica istantanea.
Nuova Delhi, inoltre, aveva minacciato di bloccare i servizi BlackBerry offerti dagli operatori indiani se RIM non avesse soddisfatto le richieste entro il 31 agosto.
Il governo, in particolare, teme l'utilizzo delle comunicazioni online e mobile per fini terroristici: già  alcuni attacchi sono stati portati a termini proprio utilizzando gli smartphone e i servizi della casa canadese.
Le fonti rivelano di aver avuto accesso ad una nota interna del 28 settembre scorso, nota proveniente dal reparto sicurezza del Ministero delle Telecomunicazioni che dichiarava l'impossibilità  per le agenzie di sicurezza di intercettare e controllare le e-mail crittografate inoltrate tramite il BlackBerry Enterprise Server (BES). Lo stesso sarebbe accaduto anche per le chat effettuate attraverso BlackBerry Messenger.
Dal governo indiano e da RIM non è arrivato alcun commento sulla vicenda.
Nuova Delhi ha detto che chiederà  anche Google, Skype e altre società  che forniscono servizi di comunicazione in India di prendere provvedimenti per garantire il controllo delle comunicazioni da parte delle agenzie di sicurezza indiane.
Il governo però non ha però ha annunciato quando intenderà  chiedere l'implementazione di tali misure di controllo.
Nokia, competitor di RIM in terra indiana, ha dichiarato che rispetterà  tutti i requisiti imposti dal governo per quanto riguarda il monitoraggio dei suoi servizi. Già  lo scorso agosto il colosso finlandese aveva annunciato la collocazione in India dei suoi server per il servizio di e-mail push attivo sul suolo indiano.

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