Arrivano i primi guai per la neonata
Google Tv. Secondo quanto riferito dal
Wall Street Journal, alcune compagnie televisive statunitensi, tra cui
CBS,
ABC e
NBC, hanno modificato la trasmissione dei loro contenuti in modo da
non essere visibili dal browser utilizzato da Google Tv.
Una azione quest'ultima che di fatto limita i contenuti fruibili dagli utenti della piattaforma di
Google, trasformando Google Tv in un normale strumento per navigare in rete.
Le motivazioni di questa presa di posizione da parte dei broadcaster statunitensi sarebbero molteplici e il Wall Street Journal ne ha sviscerate alcune.
Una prima motivazione può essere trovata nel fatto che queste compagnie televisive sembrano
non essere interessate al modello di business proposto da Google: lo
sharing dei ricavi, molto simile a quello già in uso su
YouTube, non sarebbe del tutto soddisfacente.
I responsabili dei
broadcaster USA sono fermamente convinti che, sebbene i contenuti delle loro emittenti siano in primo piano, i ricavi pubblicitari sarebbero ad esclusivo vantaggio di Mountain View.
Questa però non è l'unica motivazione, ce ne sarebbe un'altra legata alla pirateria. I broadcaster statunitensi avanzano l'accusa che Google aiuti, con il suo motore di ricerca, gli utenti nella ricerca di contenuti pirata.
Chiaramente Google da parte sua
nega con tutte le forze questo tipo di accusa, dichiarando che, nei risultati delle
query, la priorità è appannagio dei contenuti "ufficiali".
Ma per le emittenti queste rassicurazioni non sono abbastanza: i contenuti pirata dovrebbero essere rimossi in toto.