Risponde al nome di
Office 365 ed è la versione online della popolare suite di
Microsoft e la
principale causa della "guerra" che si è aperta tra la casa di Redmond e Google: BigG l'anno scorso si preoccupò di pubblicizzare e promuovere Google Apps proprio per contrastare Microsoft e le sue soluzioni desktop per la
produttività aziendale.
Ora Microsoft entra prepotentemente nello stesso raggio d'azione di Google e le
reazioni degli analisti di mercato non si fanno attendere, da
Dan Olds del gruppo Gabriel Consulting che afferma
"Non sono bei tempi questi per Google", a
David Girouard, presidente della divisione Enterprise di Mountain View che commenta l'episodio dicendo
"Microsoft è arrivata troppo tardi a questo appuntamento".
Le persone che gravitano intorno al mercato informatico sembrano scaldarsi in fretta e la diatriba, sempre più accesa, rischia di protrarsi nel tempo.
Intanto la città di
New York si schiera dalla parte di Microsoft, che nei prossimi 5 anni dovrà fornire a tutti i distretti, che complessivamente contano circa
100mila impiegati pubblici, la tecnologia client e server necessaria per lo sviluppo delle infrastrutture e delle amministrazioni.