Ciak, si Digital!
L'incontro di presentazione dell'edizione 2011 del Digital Experience Festival si è svolto a Milano, presso la sede dello IED. Protagonisti dell'incontro, gli organizzatori e i partner dell'evento che, dal 7 al 12 marzo 2011 cercherà di consolidare un modo nuovo di promuovere la cultura digitale, intesa nella sua più ampia accezione.
Autore: Redazione D.Life
La nuova edizione del Festival Digital Experience si terrà dal 7 al 12 marzo 2011. Si è svolto a Milano l'incontro con giornalisti, operatori del settore e aziende che hanno potuto ascoltare dalla voce dei protagonisti e dei partner, le tematiche e gli obiettivi di questo Festival, dando anche qualche anticipazione delle iniziative speciali che andranno ad arricchire il programma. La conferenza di presentazione si è svolta presso la sede dello IED che sarà anche location primaria del Festival. IED, che quest'anno ha accolto con entusiasmo il progetto divenendone Main Contents Partner , per offrire (coinvolgendo docenti e studenti) un valore aggiunto fondamentale in termini di idee e proposte. Porre (o porre nuovamente) la persona al centro in una sorta di umanesimo digitale, significa dunque un confronto allargato, rivolto non solo agli addetti ai lavori, ma a tutti gli attori della filiera . Un obiettivo ambizioso che, fin da oggi, rende il rinnovato format del Digital Experience Festival 2011 ricco e complesso. Cinque le aree in cui il Festival si articola e che sono state sintetizzate da Stefano Saladino. La prima è il Forum , grande meta-contenitore all'interno del quale vivranno modalità di fruizione differenti fra loro, dai momenti di conferenza , ai workshop fino ai campus (momenti di condivisione e scambio di esperienze e professionalità lontani dal classico concept di BarCamp). La seconda area racchiude un progetto particolarmente caro agli organizzatori: il Job Matching . Una formula dalla metodologia consolidata ma assolutamente innovativa nelle dinamiche, data l'estrema fluidità delle professioni che si confrontano con il digitale. Un tema caro anche a Viadeo che con il Digital Experience Festival ha già avviato un progetto in tal senso, il Social Surfer , dedicato a sensibilizzare, soprattutto i giovani, sull'uso degli strumenti sociali digitali per costruire un percorso professionale. Dal professionale al divertimento, durante il Festival ci sarà spazio per momenti più informali e occasioni per mettersi alla prova, dedicati sia ai professionisti che ai tanti appassionati. Tra questi torna la Notte bianca , animata da incontri informali e di intrattenimento per condividere la propria vita digitale. Eventi nell'evento che perseguono un obiettivo apparentemente semplice: quello di avvicinare persone, tecnologia, esperienza d'uso e consapevolezza. Il Fuori Festival , uno spazio aperto a iniziative indipendenti sul territorio, ma sotto il segno del Digital Experience Festival. Sarà nuovamente presente anche un Contest , il cui format rimarrà sostanzialmente immutato rispetto all'edizione precedente: 24 ore di tempo per realizzare un progetto su un tema che quest'anno, grazie alla collaborazione con IED, riguarderà le arti visive digitali. La partecipazione potrà essere fisica nei luoghi del Festival, ma anche remota, da qualunque parte d'Italia e del mondo. Un'occasione per l'Italia di diventare protagonista di un nuovo modo di fare cultura digitale, nel senso ampio del termine: tutto il Festival cercherà un confronto con contesti internazionali allargati. Ne è un esempio uno dei tre progetti speciali presentati in anteprima durante la conferenza stampa: 8 o'clock around the clock . Un giro del mondo in digitale che coinvolgerà 24 relatori che, alle 8 di sera del loro fuso orario, in 24 paesi diversi, racconteranno la propria esperienza digitale permettendo di respirarne le molte possibili interpretazioni, da un punto di vista professionale, antropologico, sociologico, ecc. In Italia si tradurrà in una maratona di 24 ore di videoconferenze che offrirà uno spaccato di quello che l'esperienza digitale può essere in culture diverse. Oliviero Godi, Vicepresidente dell'Associazione culturale Luoghi Di Relazione , curerà questo particolare progetto; in collegamento video dalla Germania, ha dato appuntamento a quanti vorranno correre questa maratona, al 7 marzo, ovviamente alle 8 di sera italiane. Ma non è stata questa l'unica anteprima: altri due progetti (molti sono già in fase di sviluppo) hanno ben rappresentato lo spirito del Festival. Del primo ha parlato Daniele Protti , Direttore de L'Europeo che con Rossella Bertolazzi , Direttore di IED Arti Visive , ha colto l'opportunità di guardare oltre l'annunciato incontro tra editoria cartacea e nuovi devices digitali. In un workshop, curato da Luca Infante, gli studenti del corso di Media Design dello IED lavoreranno per costruire la struttura web per la fruizione della rivista su iPad, basandosi su qualità ed usabilità . La sfida è quella della creazione di una piattaforma capace di offrire l'esperienza del cartaceo in sinergia con i vantaggi del digitale. Per concludere queste anticipazioni, Massimo Crucitti , Strategic Counsellor di Umania , ha sintetizzato Cyberdomus , un'idea che si svilupperà proprio durante il Festival in un workshop che ruoterà intorno a un habitat, per capire cosa stia cambiando nel modo di abitare e come la tecnologia stia influenzando il modo di vivere la casa, creando nuove aspettative. Infine Fabrizio Mezzo, Managing Director di Emotiongroup , partner organizzativo e commerciale del Digital Experience Festival, ha lanciato un invito ad aziende, operatori e media affinchà© vogliano cogliere la grande opportunità di visibilità e condivisione consapevole che il Festival vuole rappresentare. Un invito condiviso e allargato dagli organizzatori a chiunque cerchi uno spazio aperto per raccontare, in concreto, il digitale di domani. Le candidature sono aperte!
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