Lo spot pro-eutanasia dei Radicali sul web arriverà  in TV

L'associazione Luca Coscioni e i Radicali presentano oggi in una conferenza stampa uno spot pro-eutanasia. All'Agcom spetterà  la censura o meno del filmato che sul web colleziona moltissime visualizzazioni. La speranza dell'associazione è quella di riuscire a portare lo spot sul piccolo schermo.

Autore: Redazione D.Life

Uno spot pro-eutanasia. E' destinato a fare polemica lo sport creato dall'associazione australiana Exit International e tradotto in italiano dall'associazione Luca Coscioni.
Nel video di 44 secondi l'attore, doppiato nella nostra lingua da Toni Garrani, parla in camera di come la vita sia fatta di scelte. "Io ho scelto di fare l'università , di studiare ingegneria - dice - Ho scelto di sposare Tina e avere due figli splendidi, ho scelto che macchine guidare, la maglietta che indosso, il taglio di capelli. Quello che non ho scelto è di diventare un malato terminale".
Quando l'inquadratura si allarga lo si vede seduto sul letto con la faccia stanca, maglietta bianca e pantaloni del pigiama, una donna dietro di lui (probabilmente la moglie) si avvicina con un vassoio, lo appoggia sul letto e si siede accanto alla finestra. L'uomo non si cura della figura e continua: "Non ho scelto di patire la fame perchà© mangiare mi fa male come ingoiare lamette da barba e certamente non ho scelto che la mia famiglia debba vivere questo inferno insieme a me. Ho fatto la mia scelta finale. Ho solo bisogno che il Governo mi ascolti".
A questo punto sullo schermo appare la scritta che il 67% degli italiani dice si all'eutanasia (dati Eurispes 2010), il governo no. Un impatto forte quello del video che circola sul web grazie ai Radicali.  A presentarlo oggi a Milano in una conferenza stampa è il segretario dell'Associazione Luca Coscioni, Marco Cappato e Mina Welby, moglie di Piergiorgio.
Lo spot ha ricevuto l'ok da parte di alcune televisioni locali. Tra queste Telelombardia (potrebbe mandarlo in onda già  da questa sera), Antenna3 e Milanow che si sono dichiarate disponibili a trasmetterlo, anche se, ricordiamo, la messa in onda è subordinata al parere dell'Agcom che si esprimerà  in merito.

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