Google, Facebook Messages utile per la competizione

Eric Schmidt, CEO di Google, rassicura sull'entrata in scena di Facebook Messages e dichiara che il servizio sarà  utile per la competizione. Mark Zuckerberg conferma, Facebook Messages non sarà  un e-mail killer, almeno non subito.

Autore: Redazione D.Life

Facebook Messages è appena stato attivato negli Stati Uniti, portandosi dietro tutta una serie di critiche e opinioni contrastanti sulla sua natura, prima tra tutte quella che vedeva il servizio come la fine delle e-mail, in particolare di Gmail.
Eric Schmidt, CEO di Google, ha espresso il suo punto di vista sulla questione durante il Web 2.0 Summit appena concluso, dopo aver parlato del supporto dei chip NFC su Android 2.3 Gingerbread.
Secondo Schmidt, "una maggiore competizione è sempre positiva perchà© allarga il mercato. Come gruppo, ti puoi concentrare sulla competizione più che sull'allargamento del mercato. Porta dentro più persone. Avere ogni abitante del pianeta online tornerebbe utile a tutti".


àˆ questa la risposta di Google ai timori scatenati dalle voci secondo cui gli sviluppatori di Facebook Messages chiamassero il progetto Gmail killer, corroborate da alcune dichiarazioni di Mark Zuckerberg dove il CEO di Facebook parlava del futuro abbandono delle e-mail, considerate troppo lente e innaturali da gestire.
Zuckerberg ha già  provveduto a raffreddare i toni e a risolvere qualche dubbio, specificando che le sue parole si riferivano a tendenze future dell'evoluzione tecnologica, tenendo però a ribadire che Messages "non uccide le e- mail, ma è un'esperienza tecnologica che include la posta elettronica nella sua offerta. Così vedo funzionare il futuro".
Facebook continuerà  quindi a spingere verso l'integrazione delle e-mail in un servizio di messaggistica omnicomprensivo e facile da usare, preparandone la futura inutilità . Google, da parte sua, accetta la sfida e si pone alla pari con il social network blu.
Tutti sembrano d'accordo nel dire che la posta elettronica non è morta, ma nessuno sembra voler negare che sia in fin di vita. Google e Facebook stanno forse iniziando a scavarne la fossa?


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